venerdì 6 marzo 2009

India centrale (parte 2^)

Che dire di Omkareshwar, città santa che trae la sua fama e il suo nome dalle curve che fa il fiume disegnando una specie di "Om", l'impatto è forte anche perchè l'unico hotel decente è pieno e ci tocca alloggiare in una guesthouse, o meglio una vera e propria bettola indiana. Con una barca dal motore a mano, nel senso che è un'asta su cui è montato un motore a 20 cavalli appoggiata dal barcaiolo sul retro, attraversiamo il fiume e ci dirigiamo nella zona dei templi dove molti brahmini vendono finte cerimonie e ci cascano anche gli stessi indiani, le scimmie sempre pronte all'assalto non credono ai loro occhi quando un italiano le provoca e possono rapidamente dimostrargli quanto saltano in lungo.
Maheswar è famosa perchè vi si producono i più famosi sari di tutta l'India ma i suoi ghat sono spettacolari, pieni zeppi di donne che lavano e giocano tra loro, il tutto in un atmosfera brillante e coloratissima.
Mandu si presenta come una piccola Pagan decisamente diverso per architettura dall'affascinante valle birmana, ma la ricorda per l'ambientazione rurale ... sono tanti magnifici palazzi sparsi per la campagna in mezzo ai quali sorgono alcune capanne e un vero e proprio villaggio rurale, si respira un clima di umanità amichevole assolutamente eccezionale. Un bastone con due pezzi di ciabatta tagliati a forma di ruota può essere il più bel giocattolo del mondo! Con la sua divisa scolastica e la cravatta gialla una bambina può anche fare i compiti con orgoglio ... studiare è una grande chance per uscire dalla povertà! Visitare Mandu è bello farlo in bicicletta respirando la libertà e ammirando in silenzio le favolose architetture che si nascondono dietro ai maestosi baobab.
Lungo la strada per Ajanta ci fermiamo a vedere le fabbriche di cotone, i colori delle donne spiccano sulle montagne bianche ... ma chi sono quelle persone che dormono sfinite per terra, che siano gli schiavi del 2000? La servitù da debito è purtroppo una delle grandi piaghe del subcontinente indiano e spesso ci si incoccia senza rendersene conto. Le contraddizioni di questa che è considerata la più grande democrazia del mondo emergono sempre forti ed emozionanti, ma non tutte sono sempre piacevoli.
Ajanta è il ritorno in zona turistica e l’attuale crisi turistica fa di noi le vittime sacrificali dei piccoli venditori … ma una volta sfuggiti alle loro grinfie appaiono maestose queste grotte, patrimonio dell’umanità, che presentano statue e pitture eccezionale, dei templi meravigliosi che non possono non fare tornare alla mente la meraviglia mostrata a Petra, se ne parla ma come sempre i paragoni sono impossibili.

5 commenti:

Sonia ha detto...

Non era un italiano solo....erano ben tre.... e'stato divertente !!!

marcaval ha detto...

infatti sicuramente una a caso ha provocato le scimmie!! :-)
Perchè non riesco a vedere il tuo profilo?

Ciao Marco

marcaval ha detto...

Noto con piacere che hai guardato le foto del mio blog ... spero ti siano anche piaciute!!
Ciao MArco

Sonia ha detto...

.... una era un po decentrata.... e' voluta o ti sei sbagliato?
sei sempre il mio maestro....

marcaval ha detto...

mi sono sicuramente sbagliato !!! :-) ... quando riuscirò a vedere i tuoi capolavori, o mia adorata allieva?! :-)