venerdì 7 novembre 2008

Visita in Myanmar (parte 2)

..... Approfitto della mia visita birmana per portare due sacchi di medicinali ad una persona che già conoscevo e che sicuramente ne farà un ottimo uso, gli portiamo anche dei soldi ma è meglio per lui nasconderli da un amico prima di tornare al villaggio, lungo la strada passerebbe da almeno 6 check-point e la possibilità di vedersi sequestrare i soldi sarebbe decisamente molto alta. La gente è adesso ad uno stato di povertà notevole, tantissime le persone che vivono e dormono per strada, le rive dell'Irrawaddy assomigliano a delle baraccopoli e non manca di vedere scene cittadine di bambini piccolissimi che si arrangiano per sopravvivere ... il governo non ha un piano economico malgrado sul giornale di regime siano sempre riportati in bella vista i 12 punti nevralgici dello pseudo programma e quindi le possibilità di sviluppo sono pochissime, questo fa preoccupare anche perchè non mancano i conflitti etnici con ben 10 gruppi armati che fronteggiano il governo, tanta voglia di vendetta nelle classi più povere e malfamate per cui un'eventuale improvviso crollo del governo potrebbe lasciare il posto ad un conflitto sul tipo yugoslavo, questo è uno dei motivi per cui i più moderati sperano in una crescita economica precedente ad un cambio di potere, cosa che però non sembra di facile accadimento. La zona shan è molto militarizzata malgrado da anni tenga una tregua tra questa numerosa minoranza e il governo, però tutte le famiglie con due maschi ne danno uno all'esercito shan che rifiuta di amalgamarsi in quello ufficiale, il famigerato Tatmadaw, ed è sempre pronto ad un eventuale conflitto, grazie anche alle armi provenienti dal vicino confine cinese. Nella zona di Taungyy mi capita di vedere un immenso complesso carcerario in cui pare soggiornino 3000 prigionieri politici, una cifra assurda e inverificabile. Lungo le poche strade accessibili anche ai turisti non mancano i tanti check-point, e spesso l’autista passa senza fermarsi ma sporgendo dal finestrino l’immancabile banconota. Molte sono le nuove zone aperte al turismo ma non mancano grosse difficoltà per gli spostamenti ... tanti i divieti per trasferimenti terrestri, quindi bisogna affidarsi agli aerei con voli interni spesso cancellati all'ultimo secondo o anticipati o posticipati per cui non mi manca di incontrare turisti bloccati da giorni nello stesso posto, il tutto malgrado il fatto che il turismo sia ripreso da pochi mesi e conti pochissime unità. Se ci fosse un milione di turisti che visita il Myanmar come farebbe il governo a controllare, come potrebbe non esserci un'influenza culturale verso la popolazione? Nel frattempo la grande mamma Cina fa i suoi interessi e porta avanti l'importante progetto di un oleodotto in territorio birmano che farebbe sì che per il suo approvvigionamento energetico non abbia più bisogno di pagare tasse a Singapore o alla Malesia o ad altri paesi. Solo nei grandi alberghi ogni tanto è possibile vedere CNN o BBC, gli internet cafè funzionano anche se spesso con lentezza ma è impossibile l'accesso a molti siti, tutti bloccati i blog ... ma in tutti i bar è possibile seguire il calcio, in particolare quello inglese, agli incroci i ragazzini che vendono quotidiani concedono tre scelte ma sono tre diversi magazine calcistici, l'oppio dei popoli è sempre molto utile! .........

Il tempo delle piazze

"Il tempo delle piazze Movimenti e istituzioni nella Parma degli anni settanta" è un Seminario di studi presso il Cinema Edison d’essai, in Largo VIII Marzo, l'8 e 15 novembre 2008 alle 14.30 organizzato dal Centro Studi Movimenti di Parma

Carovana antimafia