venerdì 10 dicembre 2010

Free Julian Assange - parte seconda

Mentre Julian Assange è trattenuto in stato d'isolamento in una cella inglese si può ascoltare Putin che accusa quest'arresto come un atto contro la democrazia (!) oppure essere più che mai d'accordo a Naomi Klein che paragona l'accusa di stupro usata per arrestare Assange alla liberazione delle donne afghane dalle sopraffazioni dei Taliban per invadere l'Afghanistan. Nel frattempo sono partiti grossi attacchi informatici contro le società finanziarie che nell'ultimo periodo avevano deciso di boicottare l'attività di sostegno finanziario a Wikileaks, l'operazione per adesso più pesante è stata chiamata Operation Payback, organizzata dal gruppo di hacker Anonymous con diffusione mondiale e senza legami con il gruppo di Wikileaks, a dimostrazione di come la pensi l'opinione libera mondiale di quest'arresto. Se Wikileaks deve molta della sua fama all'ultima pubblicazione di documenti diplomatici americani, sicuramente la sua importanza è salita con la pubblicazione dei documenti riservati delle guerre in Iraq e Afghanistan con annessi e connessi, e adesso ci si attende un altro botto con la pubblicazione di documenti sul mondo bancario internazionale. Sempre nel frattempo a dimostrazione che Wikileaks gode di grande popolarità, i siti mirror si aggirano sui 1500 in tutto il mondo, garantendo quindi visibilità a fronte di ogni possibile avvenimento futuro e a fronte dei tanti attacchi informatici che sta subendo in questi giorni. Fioccano le petizioni a sostegno della liberazione dell'australiano, non sto neanche a segnalarne perchè basta fare una ricerca su qualunque motore di ricerca per trovarne qualcuna, il tutto per dimostrare che da tutto il mondo si chiede Libertà per Julian Assange, reo di provare a dire che "Il Re è nudo"!
Nelle ultime ore internet è alla presa con la nuova operazione lanciata per diffondere ancora di più le notizie considerate più importanti tra i documenti pubblicati da WikiLeaks, definita Operation Leakspin.

Riflessi montani