Dopo aver girato un po' a vuoto siamo usciti da Queenstown, bellissimi panorami sui laghi fino a Wanaka dove abbiamo fatto spesa. Facciamo una prima bella passeggiata al passo di Haast, circa 600 metri di altezza e sempre una favolosa foresta pluviale. Lungo la strada sosta ad un'affascinante spiaggia che ricorda decisamente il "mare d'inverno", unico difetto la presenza di tantissimi moscerini che succhiano il sangue peggio delle sanguisughe. C'e' stato il primo caso di colpo di sonno alla guisa denza problemi, maservira' sicuramente di lezione a tutti. La meta finale sono i ghiacciai ma lungo la strada continuiamo a trovare spiagge favolose, come quella incantevole piena di sassi disegnati e altre simil-sculture offerte alla fortuna! Contribuisco anch'io, e ti pareva!! Dopo tanta strada ci incamminiamo per un breve sentiero fin sotto al Fox Glacier, un ghiacciaio che negli ultimi 30 anni ha perso quasi un chilometro. Arriviamo al nostro ostello al Franz Joseph Glacier e i nostri cuochi ci deliziano con un ottimo risotto ai frutti di mare, nel frattempo io mi occupo di prenotare gli ostelli per i prossimi giorni. Faccio due passi per il villaggio ricordandomi il codice che mi permettera' di rientrare anche dopo le 22. Cosi' ho l'occasione di esplorare il secondo pub del viaggio dopo l'animatissimo Moose di Te Anau con esibizioni di karaoke e scommesse su cavalli e rugby, ecco l-"Alice and Maid" con poca gente ma intenta chi a giocare a bigliardo chi a cantare a squarciagola i Queen. Certo che osservando l'organizzazione turistica e non solo della Nuova Zelanda, cosi' come in altri viaggi non posso che pensare come l'Italia si avvicini sempre piu' ad un paese del terzo mondo. Nel frattempo primi acquisti, tra cui spiccano le magiette con disegni e frasi diverse fino ad arrivare alla costosa ma mitica maglietta originale degli All Blacks.