Una stupenda scoperta! Ricardo Piglia ci ha lasciati due anni fa e ha scritto questo suo ultimo libro di racconti con un apparecchio che ne leggeva lo sguardo. Sapevo che il suo traduttore in italiano è Pino Cacucci (tra i miei autori preferitissimi) e finalmente ne ho letto la prima opera. Affascinante il commissario Croce (in fuga dai militari argentini) con i suoi metodi di indagine particolari e basati sul pensiero bilaterale. Non a caso la prefazione è di Massimo Carlotto. Un suo libro è già in casa e di un altro si prevede l'imminente acquisto.