lunedì 30 settembre 2013

Zion e la seconda ghost town

E' domenica anche per me così stamattina me la prendo comoda, faccio una passeggiata per Kenab città deserta, se non fosse per il parcheggio strapieno vicino alle due chiese dei mormoni. Entro allo Zion, parco fantastico per paesaggi che trovo strapieno di turisti, effettivamente è domenica. Tante le soste fotografiche nei chilometri che portano al visitor center, dove bisogna lasciare la macchina, e la visita prosegue con una navetta gratuita che scarica dove iniziano i trekking, faccio diverse passeggiate. Comincio seriamente a pensare che non mi basteranno le schede fotografiche che mi sono portato! Mi bevo una birretta, giusto perchè in Utah sono contro gli alcoolici e il bar del parco mostra una grossissima licenza, e mentre guardo la mappa scopro che cè una ghost town vicino all'uscita, e allora comincio a fremere. Inizia la ricerca , non è per niente facile finchè a Rockville trovo una piccola freccia e imbocco la strada prima asfaltata poi decisamente sterrata e arrivo ad un cimitero con lapidi del 1800,c'è anche George Washington (non Lui!!) .... non sono il solo e tra gli altri (5/6 macchine) anche una famiglia con l'uomo tedesco che scopro essere un fotografo, ci scambiamo  i biglietti da visita e ci promettiamo di passarci delle dritte sui luoghi abbandonati delle rispettive nazioni ... effettivamente la Germania potrebbe essere una delle mie prossime mete.Crafton è piccolina ma decisamente affascinante, c'è una casa brucciacchiata con divieto d'accesso e circondata da filo spinato, vedo dei bastoni che potrebbero servirmi ma mi ricordo che sono negli States e allora rinuncio! Bello contento me ne torno sulla strada principale per andare in un'altra zona dello Zion National Park, i favolosi rossi Kolob Canyons , qui pocchissimi turisti! Una coppia di anziani mi chiede se vista l'ora tarda ci sono dei problemi ad essere ancora nel parco, gli rispondo "in altri parchi non ho avuto nessun problema malgrado io abbia fatto tardi tante volte ,,, anzi tutte le volte!" , scoppiano a ridere divertiti ma anche decisamente più rassicurati. Tutte le volte che chiudo l'auto suona il clacson (!!) e questa volta disturbo un fotografo che sta fotografando in atteggiamenti osè fuori dal finestrino di una land rover una modella (spaziale! n.d.r.). In strada vedo il limite più alto visto fino ad ora 80 miglia orarie, normalmente è consentito superare il limite di circa 5 miglia, questo ovviamente non è il caso. Tutte le volte che faccio qualche tratto di autostrada mi viene in mente il vecchio film "Convoy, trincea d'asfalto". Chiudo la giornata con una pizza pepperoni (salame) e olive nere nell'unico locale con possibilità di birre in Penowar.

Rat & Survival


domenica 29 settembre 2013

Antelope e Gran Canyon

Notte impegnativa ma superata con slancio: che fisico!! Se non avessi dimenticato attaccata la sveglia del telefonino tiravo dritto, stavo anche facendo un sogno. Vado subito da McDonald's, aperto 24 ore, approfitto dei bagni ma non vedo niente che mi stuzzichi per colazione cos' alle 7 vado a gironzolare sul Lago Powell, un affascinante lago artiviale ma la vera prima meta della giornata è l'Antilope Canyon, sogno di tanti fotografi e allo stesso tempo difficilissimo da fotografare bene. E' piccolissimo ma allo stesso tempo grandioso, mi ricorda il Sik lo stretto canyon che all'entrata di Petra in Giordania conduce al favoloso Kazneh ed ha alle spalle una simile drammatica storia: diversi turisti sono morti a causa di un'improvvisa ondata d'acqua e da allora si può andare solo con una guida Navajo. Dicono che è caro visitarlo, 26 dollari ma è un'ora e mezzo di fascino indescrvibile.Page vive sul turismo , ci sono barche dappertutto e addirittura ville da un milione di dollari con sbocco sul lago. C'è anche l'horsepoint , una fantastica curva  del Colorado River a 270 gradi visibile dall'alto che mette a dura prova le mie vertigine cosi come la successiva passeggiata al North Rim del Gran Cabyon. Purtroppo da Page la strada è chiusa e devo prendere la più lunga così passo da Kanab e verifico con successo la mia prenotazione, ne approfitto anche per lavarmi poi attraverso la bellissima Kanyab Forest vado al Gran Canyon. Bella anche  questa visita ma se devo esprimere un parere, il South Rim è decisamente più consigliabile , ha scorci panoramici di maggiore effetto, il North è forse più consigliabile a chi fa escursioni a piedi. Nel tornare incontro un sacco di cerbiatti e cervi, guidare nei parchi abbisogna sempre d'attenzione e ancor di più al buio. Stamattina un gruppo di 48 italiani ha fatto la sua bella figura di cacca e per fortuna che nel mio piccolo gruppo di visitatori che per colpa loro ha dovuto aspettare un quarto d'ora in un angolino dell'Antelope Canyon nessuno capiva l'italiano, maleducati e prepotenti ... però io resto sempre orgoglioso di essere italiano e infatti ho precisato di esserlo anch'io ma di appartenere ad una sana minoranza. Intanto qua in Utah è cambiato ancora l'orario.Kanab vive molto di turismo e pèer cena mi incammino finchè trovo un bar frequentato da locali mangio un paito tipico (carne arrosto, patate al forno e fagioli!!) e ascolto insieme a pochi avventori un cantante vestito da cowboy, alla fine sotto lampadari fatti in stile corna di cervo resto solo io e quattro procioni imbalsamati che giocano a poker. Non so perchè ma stasera ho molto sonno !!!

Croce Rossa


sabato 28 settembre 2013

Rally alla Monument Valley

Non sono ancora sveglio che mi intorta un camionista, vuole sapere come mi trovo con la mia Dodge blu, lui ne aveva una da giovane e ne era entusiasta, chissà cosa ne pensa Marchionne!! Prima tappa della giornata è il sorprendente Canyon de Chelly, scorci panoramici affascinanti e prime bancarelle dei nativi ... nel visitor center trovo anche il libro sulle piante che stavo cercando per un'amica, ne descrive ben 138 con relativi possibili usi medicinali, spero che sarà contenta altrimenti le piante potrebbero diventare 139. Riprendo l'auto e mi dirigo verso la meta clou della giornata la Monument Valley, che per descriverla basta il nome, giro per tre ore sulle strade sterrate che conducono agli 11 favolosi punti d'osservazione. In quello vicino al l'immenso visitor center mi diverto a fotografare la gente che si fa le foto ricordo nei modi più strani possibili, tra tutti svetta una bella ragazza francese che prima si fa fotografare con un'immensa bandiera americana e poi con la guida Lonely Planet, una foto che metterà su Facebook.La zona di Kayenta dà casa, se così si può dire ai nativi, non c'è certo ricchezza da queste parti. Se il detto "donna al volante pericolo ambulante" è spesso vero, con le donne Navajo se ne ha conferma, la freccia proprio non sanno cosa sia, o magari ne hanno una vecchia concezione!! Malgrado i miei propositi guido anche di notte e le strade poco trafficate hanno ottime segnalazioni luminose. Arrivo a Page e comincio a cercare una camera disponibile, non sembra per niente facile. Dopo alcuni no vacancy provo al Days Inn e qui mi viene drammaticamente detto che è tutto sold out, c'è posto solo al Wall-Mart , o meglio al parcheggio del Wallmart. Resto li a cercare su internet e scopro che i primi posti liberi sono a Flagstaff (no comment!!). All'improvviso telefonano dal Motel6 che si è liberata una stanza, ringrazio il ragazzo della reception consigliando al suo capo una promozione per lui, e ridendo dico che ormai pensavo di passare la notte gratis invece che spendere 125 Dollari. Vado al Motel6 e la stanza libera non c'è più (la raeceptionis non si è capita con l'altro ragazzo!), è destino il Motel6 mi respinge ancora. E allora vado a mangiucchiare qualcosa da Mac Donaldd's sfruttando la connessione internet per prenotare la stanza di domani a Kanab (e ci mancherebbe di fare il bis!!) e poi via dormire sotto un milione di stelle in un parcheggio con altre macchine adibite a camere da letto, per fortuna ho anche qualche birra ... poi domani dovrò anche fare la scorta per l'Utah. 

Ragazzo di Tromso


venerdì 27 settembre 2013

La foresta pietrificata e il deserto dipinto

Due passi per Williams che si svuota dei turisti, e poi di nuovo al Gran Canyon, vedo alcuni panorami già visti ma con un'altra luce quindi mi dirigo verso il Desert View Point, un'altra serie di scorci panoramici da rimanere senza fiato. Lungo la strada alcune bancarelle con manufatti dei nativi indiani, non vado forte perchè il fortissimo vento mi incute timore .. a tre chilometri dalla mia meta finale , Chambers, un cartello avverte di fare attenzione alle forti raffiche ... non me n'ero mica accorto! Vicino al Meteor Crater trovo un'anziano autista che si lamenta perchè i giovani camionisti guidano in sandali. Ogni tanto mi ributto sulla Route 66 e a Winslow mi fermo ad ammirare l'angolo dedicato ("The standing Corner")  alla famosa canzone degli Eagles : Take it easy!! Purtroppo arrivo soltanto dopo le 16 al Parco della Foresta Pietrificata e del Deserto Dipinto (Painted Desert and Petrified Forest), è bellissimo ma non riesco a vedere tutti i punti segnalati e domani non riesco a tornarci (solo perchè apre alle 9!!). Il tramonto alla Mesa verde è favoloso e malgrado sia già passato l'orario di chiusura me lo godo con Thelma e Louise, due ragazze californiane ... ci mettiamo d'accordo che se rimaniamo chiusi dentro io ho il cibo, loro le birre ,,, poi partiamo verso uscite opposte  e vengo presto intercettato dal ranger che mi invita ad uscire senza ulteriori soste, ne approfitto per chiedergli informazioni stradali così faccio guadagnare tempo alle due fanciulle. All'uscita il cancello è chiuso, attimo di suspence, ma si apre automaticamente. Mi fermo a dormire a Chambers e subito i Navajo mi risultano simpatici, la ragazza della reception mi fa lo sconto per la notte ,,, peccato poi che al ristorante non servano birre ma fa lo stesso. Domani mi aspetta una giornata impegnativa.

Avvisi argentini



giovedì 26 settembre 2013

Dalla Route 66 al Gran Canyon

Dopo 3217 miglia insieme saluto Fabrizio, lo raggiungerò tra un po' di giorni a Denver. E intanto per non essere da meno mi sparo subito 400 miglia. Parto preoccupato per le strade di Las Vegas che invece affronto senza problemi, problemi che arriveranno sulla strada del Nevada che mi porta a Kingman, sbando due volte a causa del fortissimo vento, non è una bella sensazione. Ogni tanto mi permetto anche una frenata di colpo cercando di cambiare, le macchine automatiche non hanno il cambio ... me lo devo ricordare. Con la nuova Dodge supero la diga di Hoover, che dà energia a Vegas, e poi mi butto sulla storica Route 66, con tantissimi angolini turistici che però mi consentono un sacco di foto, sembra di essere tornati indietro nel tempo ... tante le moto tantissime le Harley Davidson ... Easy Rider sfreccia tranquillo tra i cespusgli rotolanti. La mia meta è Williams, da qui 50 miglia e sono al South Rim del Gran Canyon, bastano tre lettere per descrivere l'effetto che fa la prima visione dal Mother of Points: Wow !!! E' veramente immenso, indescrivibile, un'emozione che parte dagli occhi e raggiunge tutto il corpo. Decido che domani ci torno!! E' brutto soffrire di vertigini ma mi metto alla prova e quatto quatto sbircio da ogni ancolo possibile ... Madre Natura qui l'ha fatta grossa davvero! Torno a Williams con una fame clamorosa e mi infilo nella prima bisteccheria che vedo, Rod's Steak House, mangio alla grande e ci lascio anche una bella mancia, insieme al conto salatino ... il Fabri sarà orgoglioso di me. Nel parcheggio un groosso SUV ha scritte che trasmettono amore e descrive il lungo tour di sette giorni in cui i due passeggeri hanno sparso amore per gli stati americani. Guidando al buio ho schivato abilmente un coyote e fortuitamente una puzzola. Certo che queste distanze in Italia sarebbero improponibilie mentre qui negli States sono normali ... anche se cotto son cotto!! Bandiere americane sventolano dappertutto, anche sugli zaini di chi si avventura per i ripidi sentieri del Gran Canyon.

Corse salsesi




mercoledì 25 settembre 2013

La mafia è una montagna di merda


Parco nazionale dei balocchi

Ci alziamo con comodo e subito andiamo alla Dollar (dove ho noleggiato l'auto, n.d.r.) a sentire per un eventuale cambio dell'olio e ci cambiano addirittura auto, il che non mi soddisfa troppo perchè non avrò più i miei canali radio satellitari e mi dovrò abituare alla novità. Poi ci facciamo un lungo tour della città visitando un pò tutti i più famosi alberghi, c'è proprio di tutto per tutti i gusti , è un po' una Disneyland per adulti. Alcuni alberghi sono decisamente lussuosi e noto subito come in zona gioco le luci sono sempre soffuse per creare un effetto sera. Passiamo da Venezia a Parigi, con ragazze che ballano sui tavoli da gioco, dalla foresta tropicale alle fontane danzanti del Bellagio, dalla piramide con Sfinge del Luxor agli squali del Mandalay Bay. C'è spazio per gli amanti dell'Harley Davidson e per i patiti dell'Hard Rock Cafe. Alla fine camminiamo lungo tutta la strip con la pubblicità della serata al Cesar Palace con Elton John e il concerto di Santana. Ci sono zone di negozi per ricchi con tutte le più famose griffe italiane. Insomma ce n'è veramente per tutti i gusti, completiamo il tour con un gelato su Canal Grande e domani tornerò nella realtà!

In miniera



martedì 24 settembre 2013

Dalla ghost town alla lost town

Mentre fumo la prima sigaretta del giorno faccio subito amicizia con gli scoiattoli del posto, veloce colazione e partiamo per la Death Valley ma al nostro arrivo con un bel caldo dobbiamo attendere per quasi un'ora il passaggio dei camion che stanno asfaltando la strda. Prima tappa è Stopevive Wells con le dune di sabbia e gli alberi morti, un paesaggio che subito mi affascina, poi andiamo alla ricerca di Ryolite una piccola ma affascinante ghost town, era una vecchia cittadina mineraria ora abbandonata ma con un piccolo museo all'aperto di arte contemporanea. Ci accoglie con cartelli del tipo "attenzione ai serpenti sonagli" ma la visita mi eccita alla grande, sono questi i luoghi che più mi affascinano. Superate le ore più calde e scesi sotto al livello del mare visitiamo la coloratissima Artist Drive e Badwater fino alla fermata finale nel posto più bello, il leggendario Zabriskie Point immortalato anche dal grande Antonioni. Troviamo un accogliente baretto a Shoshone per un hamburger al tofu ... ho sbagliato ordinazione ma ci sta!! E poi dal buio delle strade del deserto in Nevada con una mezza luna all'orizzonte ecco apparire le luci sfavillanti di Las Vegas, certo che da Ryohlite  a Vegas c'è una bella differenza. Alloggiamo all'Orleans e mentre Fabrizio va ad ascoltare un dj suo pupillo, il reggiano Benny Benassi, io mi immergo in questo che non è certo il mio mondo ideale, ma l'umanità non manca e nemmeno le slotmachine, dovunque ce n'è una. Mi siedo a bere una birra e mi trovo davanti un video poker, ci lascio solo un Dollaro e poi tra una sigaretta e l'altra (qui si può fumare quasi dappertutto) m'incammino ad osservare tanti obesi e tantissimi orientali persi davanti alle macchinette, e sempre riveriti da cameriere in abiti discinti e sempre sorridenti: è proprio un luogo di perdizione. Però fatta una bella doccia ed una sana dormita domani voglio visitare la famosa strip, il vialone con tutti gli alberghi-casino più famosi. Già questo Orleans, forse piccolo, ha di tutto, dal teatro al cinema, migliaia di macchinette e tavoli da poker, pasticcerie e fast food, negozietti vari e macchinette con le sigarette e ogni angolo è una luminosa sorpresa per lasciare dei soldi!!

Il mare a Henningsvaer



lunedì 23 settembre 2013

Amichevole Yosemite

Una gran bella giornata. Fabrizio si è giocato il jolly, è entrato in un supermercato e bello soddisfatto è uscito dicendomi "veh cosa ti ho comprato!" ... un bel poncho impermeabile e così ci siamo visitati lo Yosemite sotto un sole incredibile. A parte la mia innata difficoltà nella pronuncia di questo parco, Yosemite è veramente eccezionale, montagne di granito che escono dalla foresta e sono sicuramente un sogno per i climbers ma anche per i fotografi come me. Half Dome e Capitaine spiccano maestosi. Tante le soste fotografiche mentre riusciamo clamorosamente a trovare una radio che fa sentire in diretta la partita del Milan (visto il risultato forse era meglio evitare!!) . Cerchiamo anche di andare a visitare Bodie, una ghost town ma purtroppo è troppo tardi e allora andiamo a cercare da dormire a Mammoth Lake, scartiamo il fatiscente Econolodge e puntiamo l'HolidaysHaus Motel gesito da una simpaticissima signora, Fabrizio controlla la stanza e approva ... malgrado lo spavento nel trovarsi di fronte una farfalla ... non un orso !!! :-) Purtroppo di orsi non ne abbiamo visti, qui sconsigliano di lasciare cibo in auto per non trovarsela distrutta e ovviamente tutti i bidoni hanno aperture complicate per contrastarli. Dopo aver girato tre ristoranti tutti con la cucina chiusa entriamo al Lanakuki, un bar gestito da un neozelandese di Nelson (con cui ci intortiamo sulle bellezze naturali e sull'organizzazione turistica della Nuova Zelanda) in cui mangiamo un ottimo ed immenso hamburger con sottofondo musicale degli ottimi Specials. A parte il netto trionfo dei Jethro Tull su Burt Bacharach nelle radio, direi che sono i Rolling Stones il gruppo più ascoltato nei vari locali fin qui frequentati. Ridiamo sempre molto, erano almeno 25 anni che non viaggiavamo insieme e non ci frequentavamo, per cui cose da raccontarci io e Fabrizio ne abbiamo molte. Adesso ci aspetta la Death Valley, a me preoccupa il caldo, a Fabrizio i sepenti a sonagli e gli scorpioni ... ma sarà sicuramente un successo!! Malgrado il freddo esco a fumarmi l'ultima sigaretta e come al solito trovo qualche complice, è una signora che subito mi saluta sorridendo con il pacchetto in mano. Qua le Camel costano dai 4 ai 5 Dollari con l'eccezione del Nevada dove le ho pagate 9 Dollari! Divieto di fumare nei locali ma anche obbligo di fumare ad almeno  5 metri dall'entrata.

Frame Foto Festival a Salsomaggiore

Dal 28 al 29 settembre 2013 Frame Foto Festival a Salsomaggiore Terme.

domenica 22 settembre 2013

Yosemite e la solita pioggia

Il settimo giorno di viaggio, come da consuetudine, porta un pò sfortuna. Dormo male e mi sveglio con un pessimo mal di gola (l'aria condiionata colpisce ancora!!) che con una buona dose di propoli e aspirina riesco a rendere accettabile, almeno riesco a parlare. E come al solito quando arriviamo in un parco ci accoglie acqua a catinelle mista a grandine. Bagnandoci un pò riusciamo a visitare un pezzo di Mariposa Groove con i suoi favolosi sequoia giganti ,,,, la grandine caduta crea un'affascinante effetto neve e tra gli alberi corre tranquillo un gruppo di piccoli cerbiatti. La maggior parte dei turisti era in macchina attendendo un attimo di pausa della pioggia, c' una coppia di tedeschi e una simpatica indiana che presto verrà a visitare l'Italia e con cui ci fissiamo un appuntamento a Reggio Emilia. Appena usciamo dal parco torna il sereno! Comincio a prendere conoscenza con le ottime catene di motel come Super8 e Travelodge, puliti e con prezzi più che accessibili, quindi anche molto frequentati. Per fare benzina si entra e si paga un prezzo stimato, se poi per caso se ne fa di meno si rientra a ritirare l'eccedenza, motivo per cui Fabruzio mi ha consigliato di usare qua i contanti mentre per tutto il resto si usa sempre la carta di credito. Ceniamo al banco da Applebees, una catena di pub con al muro le immagini degli sport nazionali con riferimento alle squadre locali, stasera i piatti sono al 50%, molto bene! E domani speriamo che il cielo stellato di stasera si trasformi in una buona giornata, vuoi mai vedere!? E mentre scrivo in diversi stanno facendo rifornimento gratis di ghiaccio nel motel per il frigo portatile che quasi tutti hanno sulla macchina.

Tristezza rocciosa


sabato 21 settembre 2013

Arrivo a San Francisco

Salutiamo Carson City ... avrà qualcosa a che fare con l'amico di Tex Willer? ... e costeggiamo il famoso lago Tahoe immersi in un'infinita pineta. Assaggio la mia prima pizza americana con salame e acciughe e poi entriamo in California e ci accoglie un bel traffico stradale. In autostrada scopro l'esistenza di una carreggiata di favore abilitata alle sole car pool, ovvero alle macchine che hanno almeno due o tre passeggeri, un modo originale di combattere l'inquinamento. Attraversiamo il mitico Golden Gate, che fotografo da ogni angolo, e siamo a SanFrancisco. Mi colpisce subito lo skyline e l'isoloto di Alcatraz che giace solitario nell'incantevole baia. Gironzoliamo per le strade rese famose da un noto e vecchio telefilm fino a raggiungere i moli, sembra di essere in un pittoresco e ammaliante centro commerciale, con mille attrattive e tanti musicisti di strada. Il mio obbiettivo è il Pier 39 dove vive una vasta colonia di leoni marini, c'è una bella puzza ma i loro versi e la loro buffa e sosprendente agilità (tipo quella dei trichechi!!) mi divertono e mi affascinano per una mezzora abbondante. Partiamo alla ricerca di un famoso bar in cui le ragazze servivano ai tavoli in abiti succinti ma sapendo del mio arrivo il locale ha chiuso ... non ho parole! Allora mi rifaccio mangiando un immenso panino alla polpa di grancio in Fisherman's Warf prima di inserirci tra la folla dell'America's Cup. Bella città San Francisco ma dopo un pò io devo uscirne, il mio spirito campagnolo mi impone posti meno affollati. Nel frattempo Fabrizio si prodiga a insegnarmi le consuetidini americane, faccio fatica ma piano piano comincio a capire l'usanza della mancia, sempre un 15% nei bar e nei ristoranti ma anche qualche dollaro nelle camere d'albergo per le signore delle pulizie che guadagnano pochissimo. Piano piano mi abituerò ... e intanto penso ai vini della Napa Valley.

Colazione finlandese


venerdì 20 settembre 2013

Da Salt Lake City a sud

Salt Lake City è sicuramente il posto migliore per approcciarsi ai mormoni, la cui religione sinceramente conoscevo pochissimo. Grandissimi templi a cui si può accedere e fotografare, ragazze gentilissime disponibili per ogni domanda ma anche grosse recinzioni e impossibilità di accesso al tempio principale. Una signora bionda in stile kapò tedesco gentilmente ma con grande convinzione ci spiega tante cose e soprattutto sottolinea che questa non è una setta ... sarà!!? Contentissima ci annuncia che hanno costruito il primo grande tempio a Roma e che per un mese prima della consacrazione sarà di libero accesso a tutti, dopo  come sempre solo agli adepti!!! Visita molto interessante ma che mi lascia molto perplesso. E' quindi la volta dell'immenso lago salato con lunghe strisce bianche e lastre di sale che sembrano ghiaccio, lo costeggiamo per centinaia di miglia ed è effettivamente un luogo affascinante, magari non paragonabile con il favoloso Salar de Uyuni, ma senz'altro me lo ricorda. Arriviamo in Nevada e fin dal primo paesino troviamo grandi casino e slot machine dovunque, Reno si supererà in quanto a ricordarmi Las Vegas in cui metterò piede tra qualche giorno. Non so come mai ma oggi Fabrizio in camera non sopporta le mie calze!!! Buona mangiata di maiale all'Old 365 di Carson City, tra locomotive e vecchie cisterne dei pompieri, stasera è anche la prima volta di un motel Super8 e si presenta moto bene. Sempre gentilissimi gli americani conosciuti, oggi; per tre volte ho chiesto di fare fotografie e due volte sono stato accolto da un gentilissimo sì come molto gentile è stato il diniego di una maestrina davanti alla sua scolaresca in costume pioneristico davanti al Capitol di Salt Lake. Tante le miglia macinate oggi con paesaggi brulli ma affascinanti, ed effettivamente si capisce la poca popolazione del desertico Nevada, tutto dedito al gioco d'azzardo. Se le macchinette distributrici di bibite sono altissime e lanciano dall'alto la bottiglietta di CocaCola ghiacciata, nessuno poi può  lamentarsi che il pavimento dell'atrio è sporco dopo che uno senza pensarci ha aperto la bottiglietta e si è anche lavato per bene!!!

Relax in vigna


giovedì 19 settembre 2013

Verso lo Utah

Breve passeggiata per West Yellowstone e solito caffè nella caffetteria-libreria con cameriera bella e simpatica. Tornati a Yellowstone tra sprazzi di neve e momenti senz'acqua visititamo Norris e Old Faithful, le zone di geysers più interessanti ... panorami affascinanti con alberi bruciati vicino a soffioni e lunghe passerelle di legno che attraversano questi angoli senza vita, tutt'attorno immense pinete e fiumi di montagna. C'è un sacco di turismo americano e non. In auto sempre musica da due favolose radio Classic Vynil e Rewind Classic sempre che Fabrizio non voglia ascoltare le partite di baseball o football americano delle squadre di Pittsburgh. Un po' di sole ci accompagna mentre attraversiamo i Grand Teton, montagne immense tra dighe e boschi di betulla fino a Jackson, detta anche Jackson Hole, località sciistica da cui poi prendiamo la 89 South e attraversiamo diverse foreste del Wyoming passando anche da Etna, 164 abitanti, e la più popolosa  Paris. Al Subway compriamo due panini e metto in crisi il cameriere facendogli mettere dentro solo un tipo di salame un formaggio e dei pomodori e non da buon americano tre tipi di salume due di formaggio e insalata a non finire!! Non sono abituati alla moderazione alimentare..... e sprecano anche tantissimo! Le città dello Utah presentano immensi templi mormoni, sfavillanti e protetti da recinzioni che non permettono agli "estranei" di avvicinarsi. Proviamo un Motel 6 ma Fabrizio è sconcertato dalla sporcizia delle lenzuola quindi ci ributtiamo in strada per Salt Lake City. Purtroppo il costo degli albergi è un pò alto e il mio budget ne risente molto ma così è l'America e non ne sono sorpreso più di tanto. 

Pitaciò



mercoledì 18 settembre 2013

Yellowstone

Dall'Idaho torniamo in Montana e da qui di nuovo nel Parco di Yellowstone in Wyoming: ma quanti stati facciamo? Caffettino volante a West Yellowstone prima di entrare nel parco con un tempo pessimo, prenderemo acqua, grandine e freddo per non parlare dei fulmini notevoli ... malgrado il tempo inclemente e qualche  fortuito sprazzo di sole il Parco è decisamente affascinante, non vediamo molti animali ma il Gran Canyon di Yellowstoneè fantastico, lo vedo sia sotto la grandine che con il sole!! D'altronde siamo in montagna. Fabrizio sottolinea che non è niente confronto al "vero" Gran Canyon! I posti che più apprezzo sono quelli attorno a Mammoth Spring con formazioni rocciose simili a quelle viste in Nuova Zelanda ed una notevole puzza di zolfo, alberi secchi e panorami danteschi, per non dimenticare però un favoloso tramonto sul fiume. Inzuppato come pochi per le camminate sotto l'acqua torno in macchina e con Fabrizio torniamo a West Yellowstone dove troviamo posto nello storico Madison Hotel. Cena abbondante all'Old Canyon e due passi per il paesino sempre pieno di turisti, tutto ruota attorno al grande parco. Sono anni che non viaggiavamo insieme e ridiamo molto, tra barzellette e vecchi ricordi. Domani si torna allo Yellowstone per concludere la visita, malgrado il tempo (che non butta bene!) il Parco merita alla grande!!! E magari incontrassimo anche Yoghi! :-)

Il Milan e l'Harley Davidson


martedì 17 settembre 2013

Arrivo a Yellowstone

Il primo approccio con Yellowstone è grandioso. Gironzolando per Buffalo ho scoperto che gli americani salutano e questo mi fa molto piacere. Lasciato l'hotel storico di Buffalo prendiamo strade panoramiche con montagne colorate e la bella foresta di Shoshone fino a Cody. Panorami immensi e piccoli canyon fino alla prima bella diga da cui poi arriviamo all'entrata east di Yellowstone, grandi pinete con tanti alberi malati e stupendi laghetti fino al bellissimo lago di Yellowstone. Fumarole, soffioni ebollizioni sulfuree immerse in un panorama da capogiro con le belle upper falls e il mio primo incontro ravvicinato con i bisonti. Che bello trovare dei cessi dovunque con tanto di carta igenica ma meno bello trovare anche mega negozi pieni di armi da fuoco ben esposte!! West Yellowstone è tutta sold out ma riesco gentilmente a convincere due ragazze di un motel a fare qualche telefonata e troviamo da dormire ad Ashton, a circa 40 miglia, Prima ci mangiamo un signor hamburger di bisonte. Sulla strada immensi camper con a traino piccole macchine, spesso mini fuoristrada per girare nel parco. Ho dato solo una prima occhiata a Yellowstone ma è veramente emozionante, sarebbe bello trovare anche un orso. Fatto il pass da 80 Dollari che mi consentirà di visitare tutti i parchi nazionali. Mi sto abituando alla guida con cambio automatico, infatti le inchiodate stanno diminuendo sensibilmente .... piano piano ce la faccio, anche se devo ancora capire bene gli incroci ma Fabrizio è un ottimo maestro e  ormai anche un americano del sasso!!!!

Personaggi della Boca






lunedì 16 settembre 2013

Da Denver a Buffalo

Malgrado gli allagamenti di questi giorni la interstate 25 è di nuovo accessibile e noi partiamo per la nostra marcia di avvcinamento verso Yellowstone. Spazi sconfinati e tutto grande, immense roulotte, grandi camion e grandi sacchetti di patatine. Brevi e veloci soste per mangiucchiare qualcosa, ci siamo preparati panini e abbiamo un bel frigo pieno di ghiaccio. Piove! Comincia ad essere tardi e Cody è ancorra lontano così decidiamo di fermarci a Buffalo, un paesino decisamente da film western e andiamo ad alloggiare al vecchio Occidental Hotel con arredamento decisamente vecchio West, anche la padrona si adatta bene all'arredamento. Non ci facciamo mancare nemmeno un giretto al vicino saloon per una birretta che concilia il nostro sonno. Io non ho ancora superato l'effetto del fuso orario quindi una bella dormita è fortemente desiderata. Durante il viaggio Fabrizio ne approfitta per cimentarsi con il dialetto borghigiano che non parla da anni, sono 20 che vive negli States tra Pittsburgh e Denver ... e cominque con il dialetto non è mai stato bravo!

Poste norvegesi

domenica 15 settembre 2013

Arrivo a Denver

Finalmente dopo 20 anni circa ho preso su e ho raggiunto Fabrizio a Denver, è la mia prima volta negli States. Arrivo a New York e passo i controlli velocemente malgrado il mio unico visto sul nuovo passaporto sia quello dell'Iran. Malgrado le mie paure al Jfk airport riesco a trovare un angolo per fumare qualche sigaretta. Faccio amicizia con una bellissima ragazza americana imbarcatasi anch'essa a Malpensa e la seguo per mangiare in un ristorantino dell'aeroporto così placo la mia fame con un miserissimo sushi al salmone!! L'aereo per Denver è in ritardo di un'ora, sembra di essere in Italia!! :-) Finalmente dopo 4 ore sono a Denver e abbraccio il grande (in tutti i sensi!!) Fabrizio: da quanto aspettavamo questo incontro in terra americana!? Mi cimento subito alla guida dell'auto americana con cambio automatico scoprendo che il freno a mano si toglie in maniera diversa da quella italiana; c'è un leggerissimo odore di bruciato ma niente di grave!! :-) Comincio a fare esperienza!! Due birrette nel bellissimo bar, con adeguata cameriera , vicino a casa cosi ne approfitto per soddisfare le richieste di Catie: ... voleva solo imparare alcune parolacce in italiano!!! Passiamo dal benzinaio a comprare le sigarette, è un ragazzone etiope e scopriamo di avere un amico in comune ad Addis Abeba: Fabrizio rimane sconcertato e vorrebbe rispedirmi a casa ma è solo l'inizio cosi capisce chi gli è arrivato in casa!!! Lunga dormita per smaltire le ore di vole e il notevole fuso orario, 8 ore, poi mentre lui è fuori a fare alcune commissioni io mi cimento con il caffè , tutto ok se non fosse che parte una musichetta: o cavoli cosa ho combinato? Niente è che ha una moka che quando è pronta comincia a fare musica .... no comment!! Nel frattempo faccio amicizia con la vicina e litigo con tre grossi scoiattoli che non vogliono farsi fotografare ma alla fine vinco io. Benvenuto negli Stati uniti d'America!!!

Boulevard Elvis Presley


mercoledì 11 settembre 2013

David Byrne e Saint Vincent

Pur di vedere per la sesta volta un concerto di David Byrne sono andato fino a Padova al Teatro Geox , questa volta il grande leader dei Talking Heads si è esibito con Saint Vincent con la quale ha condiviso il palco insieme a ben otto fiati. Concerto come sempre spettacolare e tendente alla musica d'ascolto per poi far ballare tutti con i favolosi bis "Burning down the house" e "Road to nowhere", pezzi degli indimenticati Talking. Malgrado dei 6 concerti visti sia stato il meno entusiasmante c'è da dire che sono sempre spettacoli diversissimi tra loro e che non mancherò nemmeno la prossima volta che David sarà in Italia.

lunedì 9 settembre 2013

Cittadine in viaggio

"Cittadine in viaggio" è uno sguardo femminile sull'immigrazione in Italia, si intrecciano i racconti di sei donne provenienti da diversi paesi (Algeria, India, Moldavia, Bulgaria, Albania, Costa d'Avorio), dal loro arrivo in Italia alla richiesta di cittadinanza, dalla ricerca del lavoro all'attivismo nelle associazioni. E'un lavoro di Ilaria Ghidini e Valeria Savazzi.

Orso legnoso

domenica 8 settembre 2013

Improvvisazione in Piazza Duomo a Fidenza








Gran successo di pubblico nella serata d'improvvisazione teatrale dei Traattori, andata in scena in Piazza Duomo a Fidenza durante la rassegna "Diari di Viaggio & affini".

Articolo intervista su Nave Corsara

Oggi ho avuto l'onore di avere un articolo-intervista dedicato a me su Nave Corsara. Molto ben scritto, si incentra sul fatto che lascia stupefatti molti il fatto che io oltre ad avere la passione di girare il mondo abbia anche la voglia di esplorare luoghi insoliti e situazioni curiose nei paraggi ... il tutto in netta contraddizione con chi banalmente afferma"girate il mondo quando l'Italia è il paese più bello" e infatti io giro anche per l'Italia a differenza di questi personaggi che parlano perchè hanno la lingua. E quindi un sincero ringraziamento ai ragazzi di Nave Corsara per il bel servizio corredato da tante mie fotografie scattate nei dintorni di Fidenza.