venerdì 28 novembre 2008

Martelliamoci!

Canon IXUS 80IS

Oggi ho vinto un concorso fotografico e sono veramente contento, la foto premiata è stata presentata insieme ad altre due tutte scattate alla meravigliosa Partot di Bologna ... e dopo il divertimento ecco che questa mia avventura bolognese mi premia anche con l'arrivo della mia prima fotocamera digitale compatta, una bella Canon ixus 80IS ... datemi tempo qualche giorno o magari qualche ora e appariranno online anche le immagini di questa fotocamera ... tanto per continuare con lo spirito dei "tentativi digitali".

giovedì 27 novembre 2008

Pannocchie

Terrore a Mumbai

Mentre ero a cena con un amico mi arriva un sms "Marco, cosa ne pensi di quello che succede in Thailandia e in India?" ... conoscevo la situazione in Thailandia ma dall'accenno in India subito penso ad una serie di attentati simultanei, e infatti è così ... attacchi con granate e mitra a Mumbai, la bellissima Bombay, distruzione nel locale reso famoso da "Shantaram" e negli alberghi più conosciuti vicino alla Gate of India ma anche altri attacchi in punti differenti della città. Una tattica agghiacciante e ormai purtroppo conosciuta per spargere terrore. Sono veramente sconvolto da queste notizie!

Una carriolata di zucconi

mercoledì 26 novembre 2008

C'era una volta?

Chi è Leyla Zana

Ieri sera il consiglio comunale di Fidenza in seduta straordinaria ha deliberato la cittadinanza onoraria di Fidenza a Leyla Zana, per descriverla riporto le parole con cui è stata presentata la delibera dal Consigliere comunale con delega alla Pace e ai Diritti Umani, Massimiliano Franzoni:
"Signor Presidente; Mi permetta in primo luogo di ringraziare Amnesty International e la Delegazione di Pace al Newroz 2008, oltre che per il loro impegno, per aver posto all’attenzione del civico consesso fidentino la proposta di cittadinanza onoraria a Leyla Zana.
Come ricordato nella premessa alla mozione, che viene sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, le Nazione Unite nell’istituire il 25 novembre come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne hanno in particolare posto la loro attenzione alle donne appartenenti a gruppi minoritari, in quanto particolarmente esposte alla violenza, evidenziando come la violenza sulle donne è “un ostacolo sulla via dell’uguaglianza dello sviluppo e della pace…”.
Leyla Zana ha fatto della lotta per i diritti delle donne e per i diritti del popolo curdo la ragione stessa della sua vita e ha pagato di persona le sue scelte.
Leyla Zana è nata in Turchia nel 1961 in un villaggio nei pressi di Diyarbakir, capitale virtuale del Kurdistan. Nel suo villaggio il patriarcato era molto forte e la vita delle donne piena di castighi. Leyla il castigo non lo voleva. Fin da bambina le mettevano il velo e lei se lo strappava. A 14 anni il padre le disse: “Adesso vai in sposa a mio cugino”. Lei disse “No, ha vent’anni in più di me, non lo sposerò mai”. “Tu stai zitta e lo sposi”. Leyla alla fine si piego alla volontà del padre dopo una dura lotta con l’intero villaggio per far comprendere a tutti il suo diritto di donna all’autodeterminazione. Alla fine ha sposato Mehidi che le è stato accanto con determinazione nella difesa dei diritti del popolo curdo. Il marito divenne sindaco di Amed storica città curda sul fiume Tigri e fu destituito e incarcerato dopo il colpo di stato militare del 1980. In quel periodo Leyla divenne la portavoce delle donne che avevano figli, mariti, fratelli nelle carceri dei militari ma lei si batte in particolare perchè le donne si autorganizzassero per i propri diritti.
Nel 1991, al termine della dittatura, divenne deputata con un grosso consenso popolare e divenne per le donne e non soltanto per esse simbolo di libertà e di forza. Divenne sostenitrice della convivenza pacifica di turchi e curdi in un contesto democratico. Questo rappresentò per lei una colpa soprattutto per aver affermato le sue convinzioni in Parlamento, nel giorno del suo giuramento, parlando nella propria lingua, la lingua di almeno 15 milioni di kurdi con passaporto turco.
Nel 1994 al rientro da un viaggio in Europa e negli Stati Uniti per sostenere la causa curda, è privata dell’immunità e arrestata nell’aula del Parlamento.
Il 3 agosto dello stesso anno inizia il processo che la vede accusata di “separatismo”. La condanna a morte è evitata grazie alle pressioni internazionali, ma le viene comminata la condanna a 15 anni di carcere. Verrà liberta il 9 giugno del 2004 grazie alle forti pressioni internazionali.
Dopo la sua liberazione nonostante la repressione delle attività politiche, sociali e culturali curde, lotta per la convivenza pacifica dei due popoli in un contesto democratico, sostenendo la necessità di una soluzione politica basata sull’integrità territoriale della Repubblica Turca.
Un’altra condanna all’ex deputata curda Leyla Zana è stata comminata l’11 aprile 2008 dal tribunale della città di Diyarbakir, in base alla normativa che punisce “la propaganda a favore di un’organizzazione terroristica”.
Leyla Zana non è certo l’unica kurda ad essere stata detenuta nelle carceri turche: con lei furono arrestati quattro deputati kurdi. Prima di lei migliaia di uomini e donne del suo popolo e dei turchi che ne appoggiavano le rivendicazioni sono stati arrestati, spesso torturati e uccisi. Questo accade anche oggi nonostante i primi passi compiuti dalla Turchia per aderire all’Unione Europea.
Leyla Zana è diventata in patria e in tutto il mondo il simbolo della rivendicazione pacifica della soluzione alla questione kurda. Conferendole la cittadinanza onoraria, proprio nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il Consiglio comunale sostiene concretamente, a nome di tutti i cittadini di Fidenza, la lotta di questa donna fiera e coraggiosa, che si batte per la fratellanza di due popoli e per la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero.
La storia della nostra città e delle tante donne, che si sono battute nei momenti più difficili per la libertà, si specchia e non può che rendere propria la lotta di Leyla Zana come la lotta di una sua concittadina."

martedì 25 novembre 2008

I colori del mare

Fidenza dà la cittadinanza onoraria a Leyla Zana

Oggi un consiglio comunale straordinario (ore 20.45) conferirà a Leyla Zana la cittadinanza onoraria di Fidenza, cosa che non varrà molto ma che dà comunque una grande soddisfazione a tutte quelle persone che credono nella difesa e nel rispetto dei diritti umani, che a Fidenza sono tante e non dimentichiamoci che da cinque anni dalla nostra cittadina parte una delegazione di "osservatori umanitari" che ogni anno va a cercare di capire la situazione nel Kurdistan turco. Ma chi è Leyla Zana? Leyla Zana ha fatto della lotta per i diritti delle donne e per i diritti del popolo curdo la ragione stessa della sua vita e ha pagato di persona le sue scelte anche con 10 anni di carcere. E' nata in Turchia nel 1961 ed è diventata in patria e in tutto il mondo il simbolo della rivendicazione pacifica della soluzione alla questione kurda.
Il blog "Utopia 2007" e la sezione dedicata al Kurdistan nel mio sito personale raccolgono molte informazioni utili per capire l'attuale situazione della minoranza kurda in Turchia.

domenica 23 novembre 2008

La scrivania

Prove di sorriso

Corrente elettrica in Myanmar

Menù offerte votive

Uno strumento indispensabile

Pancho Pardi a Fidenza

Non si può certo dire che l'affluenza è stata massiccia ma comunque la serata fidentina con Pancho Pardi ha avuto successo, il professore si è dimostrato un grande e ha illustrato molto bene e con un tono piacevole da ascoltare tutte le questioni relative alla commissione di vigilanza sistemi radiotelevisivi, che come ha giustamente detto: in Italia viene chiamata vigilanza-Rai dato che nessuno si sogna di controllare Mediaset. Certo il discorso si e' incentrato sul fatto che il nostro primo ministro sarebbe ineleggibile in qualunque altro paese occidentale, cosa vecchia trita e ritrita ma è sempre bene ricordarla visto che è vera! Si è parlato della raccolta firme contro il Lodo Alfano, un'altra cosa ineccepibile e scontata se si vuole mantenere un paese in cui la giustizia è uguale per tutti. In definitiva è stata una serata positiva che avrebbe meritato un pubblico molto più vasto.

venerdì 21 novembre 2008

Pubblicità telefonica

Timidezza

Diritto al futuro!

Il tempo dell’attesa e delle illusioni è finito! Dopo le leggi ad personam, il lodo Alfano, l’attacco alla Magistratura, il controllo totale dei media, dopo il decreto Maroni e i sindaci-sceriffo, ora l’aggressione alla Scuola e all’Università, mentre la crisi economica attanaglia il paese.
Conferenza del Prof.Francesco (Pancho) Pardi, sabato 22 novembre ore 21 c/o Centro Giovanile (ex-Macello), via Mazzini - Fidenza (PR).

giovedì 20 novembre 2008

Condizione critica

Condizione critica, voci dalla guerra nel Congo Orientale, è il nuovo spazio d'informazione di Medici senza Frontiere dedicato alla drammatica situazione nella zona del Kivu in Congo.

Pacifista italiano arrestato dagli israeliani

Leggo tutti i giorni un quotidiano e o ho dormito io oppure come al solito certe notizie non fanno notizia ... per fortuna che leggendo l'ottimo blog del gruppo Sdreng ho letto la notizia e spero che grazie a questo gruppo, a me e a tanti altri blogger la notizia abbia la giusta eco. Vittorio Arrigoni è stato arrestato ieri insieme ad altri pescatori palestinesi dalla marina israeliana. Un buon sito per seguire la vicenda è l'agenzia di stampa Infopal.
Informazioni in diretta sulla vicenda nel blog LogicoKaos.

Miracolo a Sant'Anna

Un film da vedere, a tratti cade nella favola ma per il resto è molto interessante come tratti tanti temi differenti e non mi pare che la ricostruzione storica sia poi così lontana dalla realtà. Sinceramente non capisco le polemiche che hanno accompagnato questo film, in fin dei conti si parla di un tradimento, un fatto purtroppo molto umano. Se devo essere sincero il finale non mi ha entusiasmato ma per il resto la durata del film è assolutamente indolore, anzi! Spike Lee ha rischiato veramente molto a esibirsi in una tipologia di film nuova ma malgrado il successivo rischio di infilarsi nella controversa storia italiana ne esce decisamente alla grande.