domenica 16 maggio 2010

L'anatroccolo nero

Deforestazione zero

E' online sul sito di Greenpeace la classifica "Salvaforeste" sull'uso della carta da parte delle case editrici italiane.

Ricevo e pubblico

Visto il silenzio dei mass-media tradizionali, e vista la richiesta del Movimento 5 Stelle di Parma di pubblicare le loro notizie, ecco due notizie emiliane interessanti.

1) Inizia con un inciucio tra PD e PDL il lavoro della nuova assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna. Un inciucio denunciato dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle-Beppegrillo.it Giovanni Favia ed Andrea Defranceschi.
Centrosinistra e centrodestra di fatto hanno escluso un movimento che ha avuto il 7% di consensi (161.056 voti) da qualsiasi ruolo di garanzia istituzionale nell'ufficio di presidenza. Un ruolo attraverso il quale sarebbe stato possibile avere un maggior accesso diretto per controllare le spese della Regione e far avanzare a livello legislativo le proprie proposte in Assemblea. "Dal ruolo di questore dell'ufficio di presidenza, dove abbiamo candidato Andrea Defranceschi - ha spiegato il consigliere Favia- avremmo proposto di mettere ogni conto e spesa di consiglieri e assessori online in modo tale da creare un controllo diretto da parte dei cittadini su ogni movimento di denaro pubblico. Forse è di questo che si ha paura visto quello che è successo ?". Una chiara allusione al "Delbono gate".
Diretto l'attacco al PD, senza risparmiare il PDL: "Chiede tanto il dialogo ma non si è certo mosso per tutelare le minoranze nel loro insieme, come invece aveva fatto qualche mese fa nel comune di Bologna a favore dell'UDC, anzi il PD ha preferito lasciare che il PDL facesse "man bassa" dei ruoli di garanzia e controllo previsti dallo statuto per le forze di opposizione, piuttosto che far entrare nell'ufficio di presidenza un consigliere a cinque stelle con le sue web cam".
E' poi intervenuto in aula anche il consigliere Andrea Defranceschi che ha ribadito "che la nostra non era una richiesta per una poltrona, ma per garantire trasparenza sui conti pubblici. Avremmo rinunciato ai benefit in piu' concessi per quel ruolo, come rinunceremo a gran parte dello stipendio che la Regione riconosce ai consiglieri considerandolo un privilegio assurdo".

2)Continua la battaglia del Movimento 5 Stelle a favore dei pendolari dell'Emilia Romagna sacrificati sull'altare della Tav. Sarà depositata una interpellenza a risposta orale presentata da Favia e Defranceschi, basata su dati del comitato "Fuori Servizio" di Reggio. Ecco il testo: "Il comitato dei pendolari "Fuori Servizio" di Reggio nell'Emilia ha denunciato che l'accordo da parte della Regione con Trenitalia che introduce le fermate intermedie anche nelle stazioni di Comuni non capoluogo di provincia per il treno regionale R6485, che unisce Parma a Bologna, passando per Reggio e Modena, ha creato diversi disagi ai pendolari. Disagi che in particolare si registrano per coloro che di prima mattina utilizzano questo treno salendo nelle stazioni dei Comuni capoluogo (Parma, Reggio, Modena) in direzione Bologna.
- prendendo come esempio la tempistica relativa alla percorrenza tra Reggio e Bologna, secondo i dati registrati dal comitato "Fuori Servizio" si è passati da 37 minuti di media ad una media di oltre 50 minuti.
-Sempre tenendo come punto di riferimento la stazione di Reggio Emilia, Il treno regionale R6485 in questa maniera se prima partiva alle 8.21 per arrivare a Bologna alle 8.58 (37 minuti di percorrenza con ritardi accettabili, secondo le 64 rilevazioni annue del comitato pendolari "Fuori Servizio", con ritardo che se superava i 5 minuti poteva essere sanzionato dalla Regione a Trenitalia) , ora partendo alle 8.16 (orario quasi mai rispettato secondo le rilevazioni di febbraio-marzo-aprile del comitato pendolari "Fuori Servizio" di Reggio) arriva mediamente alle 9.08 con tempo di percorrenza medio di 52 minuti.
-Secondo i dati del comitato "Fuori Servizio" sempre relativi alla corsa del R6485 si registra un tempo reale di percorrenza tra Anzola e Bologna di 17 minuti. In questo modo, con quello che per il comitato puo' risultare un "escamotage", Trenitalia riesce ad evitare multe da parte della Regione in caso di ritardi. Il tutto, come denunciato dai comitati dei pendolari, per garantire specie in futuro le tempistiche dei treni ad alta velocità sulla tratta Bologna-Milano a discapito pero' dei viaggiatori pendolari sui treni regionali.
Si chiede alla Giunta regionale di conoscere:
-Cosa intende fare la Regione per garantire servizi piu' efficienti ai pendolari del treno R6485, molto utilizzato da chi si reca al lavoro a Bologna e piu' in generale per tutti i treni regionali.
-Se sono stati rilevati i dati di quante persone utilizzano il treno regionale R6485 salendo nelle stazioni intermedie rispetto alla maggior parte delle persone che lo utilizza partendo dalle stazioni dei comuni capoluogo.
-Qual è lo stato del rispetto dei patti sottoscritti da parte della Regione con i comitati pendolari anche sul fronte dei servizi offerti per i treni regionali di ritorno da Bologna verso Modena, Reggio, Parma nel pomeriggio.