domenica 10 maggio 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 64

Il tempo ispira un'altra bella camminata mentre le gambe non ne sono propriamente convinte ma alla fine mi porteranno ancora sulle amate colline. La gioia per la liberazione di Silvia Romano non è per niente oscurata dagli insulti vergognosi della feccia ignorante. Ma sia ben chiaro che io ritengo l'Italia uno dei più bei paesi al mondo, ma questa gentaglia anche se dovesse contribuire a quel cavolo di PIL, non appartiene nemmeno lontanamente a quell'idea di nazione di cui sono sempre orgoglioso di appartenere. Noto in giro sempre di più un clima da liberi tutti con cene nei giardini presenti più famiglie, abbracci tra amici che non si vedono da tempo, ecc. ecc. ... capisco la voglia di socialità ma io preferisco attenermi alle regole e sarei più tranquillo se lo facessero tutti. Mi concedo un giro a Fidenza e alcune cose che vedo non vanno per niente bene, qualche assembramento, bambini tranquillamente sulle altalene, ecc. ecc. niente di che ma si potrebbe anche fare meglio! Comincio a pensare a qualche giro italiano fuori dalle rotte classiche, sperando che l'estate sia abbastanza libera. Bella chiacchierata sulla cultura fotografica che non è molto diffusa e sulla considerazione verso i lavoratori dell'arte in genere, che da molti non sono nemmeno considerati lavoratori. Per adesso il contagio va in calando, dalla Germania arrivano notizie di nuove chiusure causa rialzo del contagio dopo le prime aperture: speriamo bene!!

L'ussaro sul tetto

Jean Giono propone un romanzo bellissimo ambientato durante un'epidemia di colera. Un nobile soldato italiano cerca di rientrare in Italia dalla Francia ma si scontra con le brutture umane esaltate dall'epidemia e che si scontrano con la sua immensa sensibilità fino all'incontro con una donna che ne sarà la compagna nel viaggio finale.

Il serpente e il palombaro