venerdì 2 novembre 2007

Calcutta

Qualcuno di questa citta' ha scritto "La citta' della gioia", altri ne parlano come un inferno, io sono piu' di questa opinione. Effettivamente e' anche affascinante ... alla mattina si possono vedere uomini come formiche che portano carichi enormi avanti e indietro per il ponte Howrah, il suo traffico e il suo caldo umido ti distruggono e insoma io faccio fatica ad innamorarmi delle grandi citta', continuo a preferire la tranquillita' della campagna. Ripensando ai villaggi visitati penso che chi compie il grande paso di andare a vivere in citta' certamente sceglie da solo la sua rovina. Ma torniamo un passo indietro ... andando verso Puri ho scoperto Raghurajpur, afascinante villaggio dove tutte le famiglie dipingono su tele di riso e pubblicizzano i loro lavori con dei murales capolavori, per arrivarci un affascinante paesaggio di risaie. Dopo Puri invece come non ammirare Konark, con il suo mastodontico Tempio del sole che i portoghesi arrivando dal mare chiamavano la pagoda nera in contrasto con la pagoda bianca che era il grande Tempio a Jaganath di Puri. Interessante anche Pipli dove sono prodotti molti oggetti in stile patchwork ... ma le emozioni piu' grandi restano quelle dei trekking nei villaggi bara gadaba, bonda, gundria khonda, paroja , e penso che i ricordi mi consentiranno di riflettere meglio tutto cio' che ho provato.