Altra doccia spaziale e altri piegamenti alla ricerca di un meritato relax. Oggi mi sono fatto più di 500 chilometri, con breve sosta per panino al prosciuto iberico. La prima vera sosta la faccio al barrio di San Isidro, un vecchio quartiere periferico di Orihuela con tantissimi murales tutti dedicati alla memoria del drammaturgo Miguel Hernandez, considerato uno dei più grandi scrittori spagnoli e morto in una prigione franchista a soli 31 anni. Il caldo è aumentato ma non mi scoraggia, e mi fermo a Mazarron per visitare le vecchie miniere d'oro, incontro subito due ragazzi che se ne vanno e raccolgo qualche informazione, in particolare mi rinfranca che tutti i profondissimi pozzi sono segnalati. Giro da solo in un ambiente coloratissimo ed affascinante, e prendo un signor spaghetto quando all'improvviso mi compare davanti dal nulla un fuoristrada che non avevo sentito arrivare, superato il patema continuo tranquillamente a macinare foto, dopo meno di due ore esco e ricambio con informazioni ad un fotografo seguito a distanza dalla moglie. In hotel consegno i documenti e la ragazza rimane allibita dalle condizioni della mia carta d'identità: ci ridiamo sopra poi mi dà un po' di informazioni per visitare l'indomani la zona dell'Almeria, da dove proviene. Piccolo ma bello il risultato dell'erosione che si può ammirare in alcune strane roccie vicino alla spiaggia di Bolnuevo. Qui c'è pieno di inglesi e tutti i ristoranti propongono ottimi fish and chips. Metto al fresco l'acqua in vista del caldone di domani.