giovedì 11 ottobre 2012

Da Iguassu a Posadas

Stasera cena faraonica, per me un bel pesce surubi alla griglia ricoperto di roquefort (abbondante e favoloso) per gli altri galletto ripieno, servito già disossato con i soliti spadoni!!!
Lasciata Iguassu ci siamo fermati dopo poco a Mina Vanda, una miniera scavata nel basalto dove vengono estratte varie tipologie di pietra sia preziose che meno, ci ha accompagnato e ben illustrato la situazione, Carlo, un italiano di Lucca. Appena scesi dall'auto il nostro autista gli ha chiesto come stava e lui ha cominciato a lamentarsi per il derby a suo dire rubacchiato domenica dall'Inter, e allora mi sono intromesso anch'io a discutere delle pessime campagne acquisti del Milan di questi ultimi due anni. Dopodichè la visita in miniera è stata veramente molto interessante. Dopo altre due ore di strada e due empanadas siamo finalmente arrivati alla Missione di San Ignacio. Mi riprometto appena tornato a casa di vedere il film Mission con Robert DeNiro, nonchè qualche film di Solanas e qualche film di Franco Bechis. Visitato il museo all'entrata che ben spiega la filosofia utopica e quasi comunista di queste missioni gesuite, molte delle quali inserite nei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO entriamo nella missione vera e propria, una piccola cittadella di cui sono rimaste solo rovine ma anche qualche bella incisione e soprattutto le colonne della chiesa, è sicuramente un luogo molto suggestivo. Cosi come molto suggestiva è anche la missione di Sant'Ana ancor più spoglia della prima ma anche arricchita da un incantevole profumo di erba tagliata. Arriviamo quindi alla cittadina di Posadas, separata dal Paraguay soltanto da un lungo ponte sul fiume Paranà. Non offre granchè se non una Cattedrale rosè il cui maggiore interesse è dato dalle tante scritte sui suoi muri contro la Chiesa stessa e a favore dell'aborto .... è la prima volta che mi capita di vedere scritte così dure proprio sulle mura di una chiesa. Facciamo quindi una passeggiata finale sulla Costanera, il lungofiume, dove ci facciamo attrarre da un gran gruppo di ragazzi e ragazze che con grossi tamburi a ruote stanno preparando una parata, i ragazzi alle percussioni e davanti una quarantina di ragazze che ballano a ritmo; spettacolare!
Durante il viaggio in auto facciamo anche il primo incontro con alcuni altarini pieni di bandiere rosse, è il culto al Gauchito Jill, un riconosciutissimo e idolatrato personaggio locale che ricorda alla grande Robin Hood.
Malgrado le lunghe camminate di questi giorni mi convinco definitivamente che questo non è certo il viaggio più appropriato per perdere qualche chilo!!


Barcamenarsi sul Mekong