E' arrivata l'attesissima domenica, ci svegliamo all'alba per assistere alla preparazione del grande mercato di BaCha e all'arrivo dei hmong prima dei turisti che affolanno oggi i pochi alberghi del aesino. Gente accolgiente e curiosa, donne che arrivano cariche di prodotti agricoli e si siedono lungo le strade. Subito pieni i ristorantini di famiglie vietnamite accorse dalla citta' per l'occasione. Mentre albeggia predominano i soliti sgargianti colori delle donne hmong e in lontananza si odono i canti dei galli e l'abbaiare dei cani mentre la gente scende dalle montagne. E' un mercato spettacolare, pero' decisamente piu' conosciuto e frequntato rispetto a dieci anni fa. Alle 8 facciamo colazione e in mezzo a nuvole basse e pioggerella ci trasferiamo a Lu Phing per un mercato meno frequentato ma assolutamente piu' originale e senza turisti. La foschia rende l'ambiente ancor piu' suggestivo. Poi ci arrampichiamo per strade di montagna percorribili solo in jeep e tra le nuvole basse ammiriamo favolosi scorci panoramici con belle scene di vita, tra donne che tornano a casa cariche di mercanzie e scene rurali sulle terrazze coltivate. Dopo un'ora arriviamo in un piccolo paese per dal nome impronunciabile ed assistiamo al miglior mercato del viaggio, con presenza di tutte le etnie possibili, un miscuglio di colori da far rabbrividire molti pittori. Gente non abituata al turismo e sempre disponibile e sorridente: una meraviglia.Gmong, Dzao, Lu Pha, Tahy, Lao e chi piu' ne ha piu' ne metta: questo mi riporta veramente all'entusiasmo stupito di tanti anni fa! Un luogo indimenticabile e che spero si preservi dal turismo di massa. Poi ancora tanta strada fino ad Ha Giang, dove purtroppo per motivi famigliari ci saluta un autista.