Un libro visionario in cui lo scrittore messicano Alvaro Enrigue scrive come potrebbe essere stata diversa la storia dell'incontro tra Montezuma e Cortes. C'è la paranoia di chi scopre un mondo completamente diverso dal suo e da quello che si aspettava, c'è la depressione di chi vecchio e dedito ai finghi allucinogeni sta cadendo in depressione. C'è soprattutto il modo visionario di raccontare da parte dello scrittore che con dovizia di particolari ci racconta gli ultimi istanti di un impero.
L'egoismo di certe persone è fenomenale e ad essere disponibili e sensibili si passa per deficenti, ma magari è un vanto! Ad una manifestazione a Parma, un signore ha apostrofato la polizia asserendo che è stato vergognoso permetterla mentre la gente è impegnata ad acquistare i regali di natale! Vado ad una manifestazione e parlo di diritti con diverse persone, poi al ritorno a casa stanco mi fermo a bere una birra e mi ritrovo a parlare con una persona dichiaratamente omofoba: sempre meglio! C'è stato il Natale e non me ne sono accorto. Bisogna parlare di Mario Paciolla, ucciso in Colombia, affinchè il caso non venga archiviato. Si fanno incontri più interessanti passeggiando per i colli che in paese. Viene arrestata una giovane giornalista italiana in Iran, e molti italiani festeggiano: siamo veramente ridotti male! Finisce un anno strano, il mio primo anno da persona abbastanza libera si è scontrato con problemi famigliari che mi hanno decisamente travolto la vita. Speriamo in un futuro migliore e come sempre in tanti viaggi. Prima l'aereo azero capitato in zona di guerra poi l'aereo coreano che si schianta terra; passa un po' la voglia di volare! Buon 2025!
"Combattiamo contro tre giganti, mio caro Sancho: l'ingiustizia, la paura e l'ignoranza". (Miguel de Cervantes)
