domenica 9 luglio 2017

Fine viaggio

Bella serata al pub di Dover tra umanità varia, con grande esibizione canora del padrone che si esibisce in pezzi famosi dei Lynyrd Skynyrd, poi quando attacca "Smoke on the water" si mettono a ballare anche tutti quelli che vanno e vengono dalla vicina stazione, qualunque sia l'età. Un vecchio rocker si emoziona quando sente che sono italiano, e mi racconta con emozione il viaggio che da bambino gli fece fare suo padre per visitare MonteCassino e altri luoghi dove aveva combattuto. Appena svegliato mi concedo subito una lunga e piacevole passeggiata sulle famose bianche scogliere di Dover, spettacolari, per poi visitare stancamente il castello trasformato durante la seconda guerra mondiale in avamposto con un sacco di bunker e di postazioni sotterranee. E' quindi la volta dell'immensa cattedrale di Canterbury, purtroppo è circondata da impalcature ma è comunque molto bella e anche tenebrosa. Passeggio per il frequentatissimo paese, incontrando anche molte comparse vestite alla medievale. Decido quindi di concedermi una sosta al rinomato castello di Leeds, ma ci sono un sacco di auto, è giorno di concerto classico con gente elegantissima e tante patriottiche bandiere inglesi, me ne scappo velocemente e stanchissimo decido di consegnare l'auto in anticipo e cercare un posto da dormire nei dintorni di Stansted. Sorpresa: è giorno di gay pride e non si trova nemmeno un buco per dormire, roba che l'avessi saputo mi sarei almeno organizzato per fare un reportage fotografico. Quindi passo la lunga notte in aeroporto dove perlomeno non mancano gli incontri interessanti: dal pugliese che definisce carissima Londra affermando che benchè abbia dormito in un ostello è riuscito a spendere 900 sterline in quattro giorni(!!), alla ragazza che mi cerca minimo 20 sterline (che poi sicuramente mi restituirà!) per andare ad un concerto in quel di Berlino; dalla signora di origine indiana (Josephine) che fuma ogni dieci minuti perchè affronterò il primo volo della sua vita per Lisbona e la tensione le si legge anche negli occhi, al ragazzo romeno residente a Bristol appassionato di calcio italiano e di musica napoletana che parte per Torino e sogna di vedere lo Juventus Stadium e il museo delle Ferrari a Maranello. Alle tre in punto passa un addetto che sveglia tutti quelli (tantissimi) che dormono per terra poi l'aeroporto si rianima e anch'io mi imbarco per l'Italia. Purtroppo ho dimenticato di guardare i chilometri fatti ma ad occhio ho guidato per circa 2500 miglia e adesso dovrò ricordarmi di ricambiare carreggiata di marcia. Ciao United Kingdom!!

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