domenica 2 marzo 2008

Parentesi calcistica


Questa fotografia scattata in Etiopia, con gommista dalla maglietta di Schevcenko, la dedico a tutta la tifoseria dell'Arsenal presenti sì numerosamente in tutto il paese ma soprattutto all'interno della grande sala con maxisxhermo (circa 400 persone) in cui ho assistito all'andata del match Arsenal-Milan, grazie soprattutto perchè mi hanno "risparmiato" quando mi sono alzato in piedi scrollando il dito indice in modalità negativa di fronte a tutti loro che esultavano per il goal inglese ... che infatti è stato giustamente annullato. Invece alla traversa conclusiva del match a porta vuoto mi sono limitato ad asciugarmi la fronte.
Appena arrivato n Etiopia mi sono trasferito al Lago Tana, e subito sono stato accolto con palese sincerità: il barcaiolo aveva una splendida maglietta dell'Arsenal ... martedì li penserò intensamente!

Harar e fine viaggio

Harar si presenta decisamente come un paese diverso da quelli visitati finora, con il mercato del chat subito sotto al nostro hotel e i gli affascinante e stretti vicoli della città entro le mura. Notevole la mostra fotografica all'interno della casa di Rimbaud. Ma l'evento della serie "se non vedi non credi" è il pasto delle iene. E' una tradizione consolidata non un'invenzione turistica, in passato erano stato fatte breccie nelle mura per consentire alle iene di entrare in città alla sera e ripulirla, ora da una quarantina di anni ci sono due punti esterni dove gli addetti al tramonto chiamano a raccolta le iene dai dintorni per servire la cena di carne, ne sono arrivate sei e si sono fatte abboccare come tranquilli animali domestici, ma sono sempre iene!!
Da Harar trasferimento ad Addis Abeba con sosta nella zona di villeggiatura etiope a Debre Keyt, famosa per i suoi laghetti vulcanici. La capitale si presenta subito come una città caotica piena di mendicanti e di traffico, tante le belle costruzioni coloniali italiane e interessante un giro sia nella Piazza che nell'affollatissimo Mercato.
In definitiva il viaggio è stato favoloso, eccellente sia dal punto di vista degli incontri umani che delle cose viste con un patrimonio culturale da fare invidia a tanti paesi europei. E' un paese con notevole potenzialità e che si sta evolvendo, mi fa un pò paura la scelta assolutamente demagocica di fare scomparire in pochi anni storpi e mendicanti dandogli lavoro, ma il dubbio è che spariscano e basta con questo governo poco incline alla democrazia, anche vedendo i tanti etiopi che stanno scappando in Italia. Penso che ci tornerò presto per vedere sia l'affascinante Dancalia che il sud e in particolare la famosa zona dell'Omo River.
Tante le piccole tradizioni prese dagli italiani, dalla pasta al momento culto del caffè, con le tante macchine Cimbali sparse per i bar di tutto il paese, ma con una qualità di caffè veramente superlativa ... e beh non sarebbe nato qua per caso!!
Sì sono proprio molto soddisfatto di quest'ultima esperienza avventuriera ... effettivamente non ricordo di essere mai tornato deluso, ma questo paese sale sicuramente ai primi posti dei paesi più interessanti e soprattutto tra quelli in cui metterò sicuramente ancora piede.
Ottimo il gruppo con il suo inno "Guavda Hàrrarrr!!".

Sturmtruppen in Colombaia (part 1)