giovedì 6 luglio 2017

La costa meridionale

Inizio tranquillo anche stamattina, forse troppo visto che poi di chilometri ne macinerò fino ad Arundel, il bel paesino dove trovo da dormire. Chiacchiero un po' con l'altro ospite e con i padroni di casa, tutti fortemente a favore di brexit, e quando cominciamo a parlare dello stato d'animo attuale degli inglesi subito il discorso volge verso il problema sicurezza con non poche invettive verso i musulmani, che a sentire loro, non accettano nessuna diversità di pensiero. Gli stessi discorsi che si sentono in Italia, con la differenza che qui hanno subito diversi attentati. Mi incammino sulla penisola Lizard, dove purtroppo non riesco a vedere le foche ma mi fermo ad ammirare i quadri di una pittrice con cui parliamo del mio tour inglese e di fotografia. Mi addentro nel parco di Dartmore, brullo e popolato da molte pecore e cavalli, poi mi fermo a Cragford, un minuscolo paesino rinomato per le case dal tetto in paglia. E poi via lungo le trafficate strade che portano verso Londra, supero Southampton, con qualche scelta stradale che mi allunga un po' i tempi. Arrivato alla meta per la prima volta nel viaggio cedo al burger, e infatti avrò una digestione più lunga del solito, quindi ascolto anche un po' di concerto nel pub, ma la band (chitarra, basso, tastiere e percussioni) è sinceramente un po' triste. Mi rifugio in un altro pub, al banco un belloccio cerca di fare colpo sulle cameriere ma invece fa colpo sul vassoio e riesce brillantemente a fare cascare quattro boccali vuoti ... per fortuna nessun danno, ma anche nessuna conquista!! Comincio un po' ad attrezzarmi per rendere un po' più pulito l'interno dell'auto prima della riconsegna.

Passeggiate sulle scogliere

Inizio la giornata con una signora colazione all'inglese mentre discuto con il padrone di casa di brexit (lui e la moglie decisamente favorevoli) e di immigrazione, poi mi dà un sacco di informazioni e mi disegna una piccola mappa per raggiungere il primo obbiettivo della giornata. Tornato in camera non trovo la  borsa della macchina fotografica, stranamente è in corridoio, e noto in salotto il cagnolino di casa che gioca con qualcosa, mi incuriosisco e scopro che la peste (Puppy !!) mi ha rubato un pacchetto di biscotti, discutiamo un po' ma riesco a recuperarlo prima che lo apra. Malgrado una strada chiusa arrivo a Bedruthan steps dove mi concedo la prima passeggiata sulle scogliere della giornata, è presto e c'è solo qualche persona che corre. Tramite le strette stradine, spesso racchiuse da muretti o da siepi altissime, riesco, dopo varie soste per fare passare altre auto corriere e addirittura trucks, ad arrivare a Cornwall's land. Breve passeggiata sulla punta di una verde (e ci mancherebbe!!) penisola e poi mi bevo un caffè  insieme ad un signore inglese ben tatuato e parliamo della spesa non preventivata dei parcheggi, ammetto di non averli pagati sempre ma che comunque è una spesa che incide molto sul mio portafoglio! Mi trasferisco a Lands'End, il posto è stato trasformato in una sorta di outlet, mi incammino vicino alla scogliera tutta circondata da corde bianche con scritto "dangerous cliffs", non resisto e sfido le mie vertigini così vado ad infilarmi su due splendidi promontori con strane sculture naturali di basalto e panorami mozzafiato ... mi faccio i complimenti da solo!! Risalendo, riscavalco la corda con un gran fiatone proprio davanti ad un tranquillo signore che si sta godendo la sua pipa e il panorama, mi appoggio sfiatando, ci guardiamo e mi esce un "wonderful!" poi scoppiamo fragorosamente a ridere entrambi. Non potevo mancare di visitare anche il Minack Theatre, una spettacolare arena teatrale su una bellissima insenatura marittima dal colore verde smeraldo; le tribune in alto sono in erba, in quelle centrali e a basso in pietra sono incisi i nomi delle più famose opere teatrali, un luogo dove le meraviglie naturali ben si amalgano con la geniale creatività umana, un'opera di Rowena Kade ispirata dagli antichi teatri greci e romani. Lasciate le stradine, sulla strada principale rimango bloccato più di mezz'ora per un incidente occorso ad un bus a due piani (quelli tipici inglesi per intenderci) poi non posso fare a meno di svoltare verso Lizard, l'ultima penisola di questo angolo meridionale britannico. Mi mangio un bel piattone di cozze, appena l'ho visto scritto sulla lavagna mi è salita l'acquolina, e non rimango per niente deluso. So che non hanno più stanze libere ma provo ugualmente e in pochi minuti mi trovano una stanza in un vicino b&b, che scopro avere nel giardino un sacco di opere in ferro battuto. Faccio i complimenti al padrone di casa e mi riprometto di fotografarli l'indomani, poi parto per un'ultimissima passeggiata sulle scogliere dove mi godo uno splendido tramonto. E le gambe non sono nemmeno troppo distrutte. Ieri sera ho anche terminato il quarto libro, me ne rimane solo uno e dovrei farcela fino a casa! Domattina dovrò anche studiarmi bene l'ultimo pezzo di itinerario per non avere sorprese.

Monumento al sit-in