venerdì 28 marzo 2025

Io capitano

Un film non facile da guardare per chi è sensibile. Racconta in modo abbastanza plausibile il viaggio di due ragazzi dal Senegal all'Italia, con un pizzico di poesia mostrando anche la crudeltà incontrata durante il tragitto. Matteo Garrone cerca per quanto possibile di mettere lo spettatore nei panni dei protagonisti. Non bisogna però dimenticarsi che questo è un film ma la realtà è anche peggio! E alla fine si può affermare sarcasticamente che il protagonista sì è un capitano come si deve, a differenza di un autoproclamato cialtrone.

3 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Forse è la plausibilità che non ho trovato, la realtà è davvero peggio, credo siano incalcolabili i Capitani che non arrivano a destinazione, e questo film che fa uscire contenti e soddisfatti, non la racconta giusta.
Dalla mia rece: "Se proprio ad un minuto dal The End, fermo restando tutto il resto, il barcone fosse affondato tra i flutti, con tutti i sogni, le partorienti, i bimbi, le donne, storie e tormenti di ognuno di loro, e il mare si fosse richiuso placido, senza un elicottero, un telefono per urlare soccorso, una ONG all’orizzonte, nulla.
Avremmo avuto una storia probabilmente più reale.
Di quelle che non si narrano mai.
Una storia da farti uscire dal cinema col sorriso mozzato, e lo stomaco sottosopra.
Senza bisogno di sangue a litri e scene truci.
Una storia da far vedere davvero nelle scuole."

alberto bertow marabello ha detto...

Un po' un racconto e un po' una favola. Comunque un film piuttosto carino, direi. E chi vuole, ci trova dentro più di qualcosa di interessante.
Per me comunque, vale la pena di vederlo

marcaval ha detto...

Sinceramente Franco, mi aspettavo proprio il finale di cui parli tu ... ma come ho scritto sinteticamente nel mio post: questo è un film.