giovedì 30 settembre 2021

Io sto con Mimmo

Per evidenziare la mia piena solidarietà con Mimmo Lucano, ho pubblicato un reportage fotografico su Riace, il villaggio globale che lui stesso ha contribuito a creare. P.s.: quell'uomo che si vede nel centro della foto è proprio Mimmo che si stava dando da fare affinchè alcune famiglie di migranti fossero analizzate con il tampone ed eventualmente curate.

6 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

Anch'io sto con Mimmo, senzadubbiamente.
E o mi dimostrano che si è arricchito come un ladro oppure penserò che questo è stato solo un mero esercizio di potere.
Nemmeno fosse stato un mafioso l'avrebbero condannato così

accadebis ha detto...

Mi unisco anch'io senza dubbio alcuno, sto con Mimmo. Una punizione troppo severa e ingiusta

Fabio Melis ha detto...

Dopo la pronunzia della sentenza ho visto un uomo affranto e provato. Penso abbia agito a fin di bene e mi sembra difficile che abbia tratto vantaggi personali da questa situazione. Credo comunque che, nell'amministrazione della cosa pubblica, ci debba essere sempre il pieno rispetto della legalità, anche quando la burocrazia e gli oneri possono sembrare un ostacolo, perché, ogni minimo errore può costare caro a sé stessi e alla causa che si intende perseguire. Spero con tutto il cuore che questa sentenza venga ribaltata, ma immagino la sofferenza che questa situazione potrà costare. La pena, in ogni caso è spropositata e non credo che possa essere confermata. È una vicenda che addolora ma solidarietà e accoglienza dovranno sempre essere valori fondamentali di un paese che si possa definire civile.

Fabio Melis ha detto...

Ho visto anche le foto naturalmente. Sono testimonianza di innegabile idealità e impegno. Su queste cose non ci si deve arrendere e "continuare a sentire sulla nostra pelle le ingiustizie ovunque vengano commesse."

marcaval ha detto...

Sabato 2 ottobre alle ore 16 in piazza Garibaldi a Parma manifestazione in solidarietà a Mimmo Lucano.

marcaval ha detto...

Il punto è proprio quello sottolineato anche da voi: non c'è stato arricchimento personale , nè reati contro le persone. E' una condanna soprattutto ideologica che dubito regga in appello.