lunedì 14 giugno 2021

Qualche considerazione viaggesca

Circa 5700 km. in 22 giorni e una media di 12 km a piedi al giorno sempre in saliscendi. Dopo aver perso 6 kg. in tre mesi ne ho recuperati solo 2.5 malgrado alcune cene epocali sempre accompagnate da ottimo vino. Questo è il quarto viaggio che faccio per paesini in tempo pandemico, un progetto iniziato a marzo dell'anno scorso e che proseguirà con altri viaggi lunghi ma anche con escursioni mirate a località appena scoperte. Era il mio sogno da pensionato: girare per borghetti italiani senza limiti di tempo con un camper e un cane, adesso non c'è nessuno dei due e soprattutto non c'è ancora la pensione per cui si fa come si può. L'obbiettivo era il sud ma ne ho approfittato per visitare posti mai visti sulla strada e conosciuti dopo i viaggi dell'anno scorso. Avevo un programma di massima che ho abbastanza rispettato escludendo alcune visite per mancanza di tempo e aggiungendone altre scoperte ciacchierando con i locali. Ho utilizzato perlopiù agriturismi e b&b sfruttando booking e non solo ma prenotando direttamente con il telefono, trovando un'ospitalità grandiosa. Di conseguenza il sud è da rivisitare così come il Molise. In aumento i paesini dipinti in cui prendono sempre maggiore spazio i giovani graffitari. Sempre più facile visitare i paesini abbandonati che stanno piano piano tornando ad essere leggermente abitati e che "purtroppo" vanno sempre più di moda. Dispiace per chi di turismo ci campa, ma sicuramente questo era un periodo favoloso per gironzolare in Italia. Tanti gli incontri interessanti e tante le cose capite per tornare a viaggiare in maniera sempre più sostenibile e umana, sfruttando sì le nuove tecnologie ma appoggiandosi anche all'umanità che è ancora ben presente. Quasi scontato aggiungere che l'Italia è un paese dalle migliaia di luoghi meravigliosi, spesso poco pubblicizzati, spesso difficili da raggiungere o addittura dimenticati ma noto una sempre maggiore attenzione. Rimane la domanda che spesso ci poniamo noi che andiamo in giro e ci sbattiamo per raggiungere luoghi curiosi e spesso off the beaten track "ma facciamo bene a farli conoscere?". Fisicamente sono uno straccio ma rigenerato a livello mentale.

4 commenti:

vincenzo garoia ha detto...

Ciao Marco Pienamente d'accordo con te Ho iniziato anch'io a combinare il trekking con le visite ai piccoli centri che consentono facilmente di entrare nelle piccole comunità locali e un'accoglienza senza eguali VINCENZO

marcaval ha detto...

Nel futuro penso che mi dedicherò maggiormente ai viaggi di cammino, ma anche questo mio modo di viaggiare mi sta regalando grandi incontri ed esperienze notevoli ... quando avrò abolito i limiti di tempo dalla mia vita varierò maggiormente il mio modo di muovermi.

alberto bertow marabello ha detto...

Un viaggio grandioso nel suo piccolo
😉

Alligatore ha detto...

Bravo, sei veramente un mito. Ti auguro di raggiungere presto la pensione, e di potere viaggiare e raccontare come sai fare tu... certo, il problema etico di far conoscere luoghi che è meglio non vengano raggiunti dal turismo di massa è un problema reale. Ma ci sarà ancora un turismo di massa? Dobbiamo augurarcelo oppure muoia Sansone con tutti ...