lunedì 15 settembre 2014

Arrivo a Kathmandu

Parto in auto da Tabiano e mi fermo a fare diesel, visto lo zaino il benzinaio mi chiede dove vado ... "A Kathmandu", così mi augura buon viaggio!!! Parcheggio ad una decina di chilometri da Malpensa e in navetta raggiungo l'aeroporto dove ritrovo mezzo gruppo con il quale partiamo in direzione Dehli, scalo a Roma senza scendere dall'aereo ma in compenso assistiamo allo spettacolo delle pulizie!! Riconosciuti anche gli altri compagni di viaggio sostiamo a Dehli , decisamente calda e umida quindi altre due orette e siamo a Kathmandu-du-du. Ci aspetta il pulmino del fidato Amresh , raggiungiamo l'hotel, un attimo di sosta e poi graditissima e abbondante cena nepalese. Alle 22 , con un fuso di 3h45minuti, crolliamo tutti. Finalmente riposati facciamo il primo approccio con la fede relgiosa a Budanilkanta, un tempio poco turistico con Vishnu disteso e tanta dolcezza che colpisce i partecipanti. Quindi ci aspetta Kopan, ma il famoso monastero è chiuso alle visite causa arrivo imprevisto di un importante Lama, per cui ci rifugiamo al vicino monastero femminile, è bello osservare con che pazienza le monache preparano le candele d'incenso partendo da una macchinetta che sembra la nostra per preparare le tagliatelle. E' poi la volta del favoloso stupa di Bodanath, senz'altro uno dei luoghi che più amo in Nepal. Lo stupa è gigantesco con gli occhi ai quattro poli cardinali che ti osservano sempre e attorno tibetani in preghiera che fanno ruotare i cilindri di preghiera, tutto assolutamente in senso orario. Visitiamo un monastero fermandoci a giocare con i bambini monaci e poi visitiamo un interessante laboratorio dove dipingono i famosissimi e bellissimi mandala. Tutta la visita è spettacolare, è un luogo magico. Mentrre ci trasferiamo arriva un acquazzone micidiale ma appena giungiamo a Pashupatinath finisce quindi salutati i primi macachi ci immergiamo nel silenzio delle cremazioni, è uno spettacolo toccante ma vissuto con la serenità tipica di questo popolo. Nel frattempo appaiono anche i primi santoni (sadhu) pitturati e "pettinati" in maniera decisamente vistosa , pronti  a guadagnarsi rupie con le foto dei turisti, ma nonostante tutto trasmettono solo allegria. Primo giretto per i negozi di Kathmandu sempre in mezzo a strade fangose e motorini che sfrecciano e ci prepariamo alla seconda cena dopo un primo ottimo approccio a questo paese in cui due grandi religioni convivono e si intrecciano senza alcun problema.

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