lunedì 30 gennaio 2012

Laos: Piana delle Giare

"Nasong"! ... così salutano i Hmong, che vivono in maggioranza nella provincia attorno a Phonsavan. Una provincia tutta segnata in rosso nella mappa degli UXO, unexployed objects. Alcuni villaggi sono caratterizzati dall'utilizzo dei grossi involucri che contenevano le maledette bombe a grappolo, che dopo 40 anni continuano a mietere vittime: sono porte d'accesso, basamenti delle palafitte, mangiatoie per gli animali, immense fioriere, ecc.ecc. Durante uno spostamento in van, veniamo fermati e allertati da una jeep del MAG, dopo pochi minuti vengono fatti brillare due ordigni ritrovati a pochi passi da un villaggio ... un botto secco che mi fa venire la pelle d'oca.

La giornata è dedicata alla visita della misteriosa Piana delle Giare, visitiamo tre siti (i visitabili sono sette su un totale di una cinquantina, gli unici bonificati!) camminando sempre nei sentieri ben segnati dal MAG, tutt'attorno erbacce alte con probabili brutte sorprese!! Il Sito 1 offre una visione d'insieme molto ampia, piccole giare che contenevano alimenti, secondo la leggenda popolare come magazzino durante le guerre, secondo gli archeologi come offerta delle famiglie ai defunti ... ma sono soltanto teorie.

Il sito 2 e il 3 sono senz'altro i più affascinanti con giare più grosse ma soprattutto una location più affascinante su collinette e immersi tra gli alberi ... addirittura un albero è cresciuto internamente ad una giara sfondandola.

Un luogo decisamente affascinante che sono contento di aver finalmente visitato.

Per la seconda sera mangiamo al Bamboozle, ristorantino gestito da un simpaticissimo ventiseienne scozzese. Non mancano le sempre ottime Beer Lao ... oggi abbiamo anche assaggiato il Lao Lao, whisky locale prodotto in gran quantità e purtroppo molto utilizzato, "purtroppo" anche perchè sicuramente molto simili al metanolo, benchè prodotto dalla fermentazione e distillazione del riso, con aggiunta di alcool a basso prezzo proveniente dall Cina.

Centinaia di curve strette e dirompenti sullo stomaco di alcuni, ci separano dalla prossima meta : Van Vieng, con le sue belle grotte ed i suoi affascinanti canali. E' sicuramente da visitare ma è un paesino completamente diverso dal resto del Laos, con un turismo di sballoni, una minoranza datata e tranquilla ed una maggioranza molto giovane e chiassosa, completamente sballata e per niente rispettosa o interessata alla cultura locale.

E' anche arrivato il caldo, mentre a Phonsavan soprattutto alla mattina dominavano foschia e freschino.

Un viaggio sempre interessantissimo e vario!!

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