sabato 8 gennaio 2011

Il gasdotto che sventrerà l'Appennino

Ricevo e pubblico da Giovanni Favia, Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle, Emilia-Romagna:

Settecento chilometri di 'tubo', per 40 metri di larghezza, ad una profondità di almeno 5 metri oltre alle strade camionabili di accesso: sventreranno la nostra dorsale appenninica senza un vero perché. Raderanno al suolo boschi, danneggeranno diversi ecosistemi, rovineranno l'habitat di molti animali e renderanno turisticamente meno appetibile l'Appennino. Quello della "Rete Adriatica" (il gasdotto che condurrà gli idrocarburi nordafricani da Taranto a Minerbio, BO) è un progetto miope, delirante, che non tiene conto del delicato equilibrio geologico della catena montuosa. Perché non far passare questo gasdotto sulla costa adriatica, dove ne esiste già un altro? Sarà che l'appalto di realizzazione è così molto più consistente? Ancora una volta siamo troppo solerti nell'assecondare una richiesta per un'infrastruttura di vecchia concezione, un'autostrada del gas, quando invece in Italia non riusciamo a creare mai una cosa molto più semplice e importante: l'autostrada digitale per un'Italia connessa e al passo coi tempi, pronta per ricevere le sfide del mondo di oggi.

PS: "...E' stato un deputato catalano del Parlamento europeo, Raül Romeva i Rueda, del gruppo Verdi/A.L.E. a rendersi conto della nuova minaccia per l'Abruzzo e il centro Italia, rischiando di trasformarlo in una vera e propria polveriera. Romeva è stato l'unico ad aver presentato, martedì scorso, un'interrogazione prioritaria per chiedere l'intervento immediato dalla Commissione europea contro il progetto Snam di gasdotto denominato "Rete Adriatica", ma che in realtà corre per quasi un quarto del suo percorso nel bel mezzo delle zone appena interessate dal devastante terremoto del 6 aprile 2009...."
E i nostri cosa ci stanno a fare in Europa? Devono arrivare gli spagnoli ad occuparsi dell'Italia...
Incredibile.


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