mercoledì 4 agosto 2010

Scuola di Contignaco



Ad agosto del 2009 sentì parlare per la prima volta della scuola comunale di Contignaco (a 5 minuti da Salsomaggiore Terme, n.d.r.), un edificio attualmente abbandonato ma ricco di tanti affreschi di arte povera, che creano un ambiente spettacolare. Conobbi l’associazione “Io sto con la Mariola” che ai tempi cercava di spingere il Comune ad un utilizzo pubblico della struttura. Vidi per la prima volta le immagini degli affreschi e finalmente martedì 10 agosto riesco a visitare la scuola insieme al consigliere William Vernazza e due disponibilissimi dipendenti comunali, che mi introducono alla storia della maestra Maria Negri che qui viveva e insegnava. Sembra di entrare in un museo ma l’ambiente è ancor più ospitale, tutto è permeato di sogni e di poesia. Non sta a me giudicare l’opera artistica, non sono un critico d’arte ma solo un appassionato e un curioso che ama viaggiare sia lontano sia vicino alla ricerca di idee interessanti. E’ il positivismo e la creatività trasmesse da questo magico luogo e dalla persona che l’ha “creato”, che devono essere salvaguardate; sarebbe bello che questo edificio dalle ottime fondamenta fosse destinato a fini nobili, così come ispirano tutti i muri. Ogni angolo è dipinto, tante le mani che si sono avvicendate sulle pareti e sulle porte, diverse anche le firme dove appaiono nomi noti del panorama locale come Rino Sgavetta, Mauro Gamba, Bottazzi, Mary Sun e altri di cui la firma non è leggibilissima. Dopo mesi di attesa sono convinto di aver visitato un posto unico, un luogo da difendere e da ricordare perché è bello sapere che esiste!

2 commenti:

Ambrogio ha detto...

Molto bello, è arte che parla.
Mi sono permesso di riprenderlo su Artefidenza.
ciao
Ambrogio

marcaval ha detto...

... e tra pochi giorni sarà online tutta la galleria fotografica: un vero spettacolo!!
Tantissime grazie per avermi ripreso .... e il meglio deve ancora arrivare!! :-)
E' stata una visita veramente sorprendente, non so se le foto saranno sufficienti a trasmettere quello che abbiamo visto.
Ciao Marco