martedì 16 settembre 2008

Una storia disonesta

Oggi diciamo "Addio" a Stefano Rosso.

Si discuteva dei problemi dello stato
si andò a finire sull'hascish legalizzato
che casa mia pareva quasi il parlamento
erano in 15 ma mi parevan 100.
Io che dicevo "Beh ragazzi andiamo piano
il vizio non è stato mai un partito sano".
E il più ribelle mi rispose un po' stonato
e in canzonetta lui polemizzò così:

"Che bello
due amici una chitarra e lo spinello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto che importanza ha?
che bello
se piove porteremo anche l'ombrello
in giro per le vie della città
per due boccate di felicità".

"Ma l'opinione - dissi io - non la contate?
e che reputazione, dite un pò, vi fate?
la gente giudica voi state un po' in campana
ma quello invece di ascoltarmi continuò:

"Che bello
col pakistano nero e con l'ombrello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto che importanza ha?"

Così di casa li cacciai senza ritegno
senza badare a chi mi palesava sdegno
li accompagnai per strada e chiuso ogni sportello
tornai in cucina e tra i barattoli uno che....

"Che bello
col giradischi acceso e lo spinello
non sarà stato giusto si lo so
ma in 15 eravamo troppi o no?".
E questa
amici miei è una storia disonesta
e puoi cambiarci i personaggi ma
quanta politica ci puoi trovar"

4 commenti:

Maximilian Hunt ha detto...

e chi non lo ricorda...

Anonimo ha detto...

Ti rispondo "per le rime"

E’ finita la cuccagna!
2
commenti



“E’ arrivata la Carfagna
e finisce la cuccagna
di cercare per la strada
la battona che ti aggrada:

è social e grave allarme
e potrà qualche gendarme
arrestar te e la battona,
la Carfagna non perdona.

Anche il solo avvicinarti
la galera può costarti,
poiché la prigione arriva
pure per la trattativa.

Ma se, invece, in un alloggio
di virilità fai sfoggio,
puoi scopar senza paura.”
Questa legge ci assicura

che in un bell’appartamento
non esiste sfruttamento,
non c’è l’ombra di minaccia
di lenoni e di magnaccia.

Soprattutto non si vede
e per gli uomini di fede
non veder che la dan via
è una vera garanzia

di rigor e austerità.
In Italia, ben si sa,
si può sol fare i guardoni:
tutte le televisioni

mostran chiappe, culi, tette.
Le veline e le soubrette
il cul muovono con smania.
Miss Italia e Miss Padania

son mercati di pulzelle,
molto spesso neanche belle,
con le madri pronte a tutto
purché qualche farabutto

le indirizzi alla carriera
di velina o ereditiera,
di valletta o letterina,
primo passo sulla china

di chi poi la darà via.
“Guarda qui la figlia mia!”
E poi parlano di orrore
per l’amor col contatore,

di social allarme se
la prostituzione c’è.
“Io che son donna illibata
e ministra assai impegnata

odio la prostituzione,
non capisco le battone
che la danno per quattrini!”,
dice quella che in bikini,

e per nulla castigato,
col suo corpo ha commerciato
tempo fa in fotografia.
Questo ha un nome: ipocrisia.

E che differenza c’è
fra scopare in un coupé
o nel chiuso di una stanza,
come vuol la maggioranza?

Fra scopare in un boschetto
o con due puttane a letto
nella suite dell’Hotel Flora,
con la coca che lavora?

Fra concederla per via
o scopar con frenesia
su un sofà alla Farnesina,
come quella birichina

che, passando per la Rai,
diventata è ricca assai?
Ed infin facciam due conti:
se corrette son le fonti,

i clienti sporcaccioni
son più o men nove milioni,
metà a casa, metà in strada,
come media par che vada.

Li processan tutti quanti?
In prigion coi lestofanti
vanno tutti i puttanieri?
Ma ci sono i carcerieri,

le prigioni, i magistrati,
i caramba e gli avvocati
per più o men cinque milioni
di battone e sporcaccioni?

Non per tutti esiste un lodo
per il qual restano ammodo
pur se scopan per la strada…
Finirà che la masnada

ai domiciliari andrà.
E Carfagna che farà?
Gli apporrà sui genitali
gli elettronici bracciali.

Carlo Cornaglia
14 settembre 2008
Da: www.voglioscendere.ilcannocchiale.it

marcaval ha detto...

bellina la poesia!!!!

duhangst ha detto...

A volte occorre essere gelosi della propria donna, che si chiami Anna co si chiami canna :-)