mercoledì 27 febbraio 2013

Dizionario delle cose perdute

Non avevo mai letto niente di Francesco Guccini, se non i testi di alcune sue grandi canzoni come L'avvelenata o La locomotiva. Una scrittura scorrevolissima che descrive ricordi di cose che magari non ho vissuto nemmeno io (sono più giovane!! n.d.r.) ma che senz'altro mi riportano indietro nel tempo .... e a volte arriva l'immancabile risata dietro a immagini decisamente familiari. Come non ritrovarsi nella scena della puntura che tanto ci ha atterriti da bambini e come non rivedersi durante la naia, ormai sconosciuta ai giovani di oggi. Una gran bella lettura, e si sorride spesso malgrado la naturale dose di nostalgia.

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