Piove sempre durante la sosta in Nagorno. Piacevole il mercato dove assaggio vari frutti secchi quindi visita a Sushi e al fondamentale monumento simbolo della grande madre con il grande padre. A Tatev volo tra le nuvole sulla più lunga teleferica del mondo, quasi 6000 metri per poi visitare il bel monastero di Novavank in una stupenda valle colorata per poi dedicarmi all'assaggio dei vini, niente male il rosso di Areni. Notte a Yerevan poi finale al nord, prima nella foresta di Dilijan quindi nelle stupende gole del Debed vicino ad Alaverdi. Ad Akhtala vedo i primi strepitosi affreschi in una chiesa, quindi altri nel fantastico monastero di Haghpat collocato in un paesaggio da brividi con immense gole. In questi giorni la maggioranza di turisti incontrata era costituita da armeni provenienti dalle più disparate zone del mondo a testimonianza di una drammatica diaspora.