Per stradine montagnose salgo a El Tormo per vedere un monumento alle vittime dimenticate della guerra civile spagnola e della dittatura franchista quindi mi allungo a Grenadilla, paesino abbandonato e ora in parte riabitato e colorato da scolaresche che prendono molto sul serio il loro compito, passeggio tranquillamente tra le antiche mura. Nuova sosta a Candelario tipico paese di montagna dai vicoli stretti e balconati dove mi concedo anche una sosta gastronomica a base di salame e ciccioli iberici. Sono nella sierra de Francia e raggiungo lo strepitoso Meandro del Melero da cui si osserva un fiume fare un perfetto giro a ferro di cavallo con acqua verdissima. Siamo solo in quattro e silenziosissimi a goderci questo spettacolo naturale. Poi comincio a gironzolare per i caratteristici paesini semi abbandonati, cominciando da La Alberca dove faccio anche rifornimanto di formaggi di capra, San Martin de Castanar e il fantastico Mogarraz in cui sulle mura delle case sono appesi i vecchi ritratti degli abitanti, i quali sono orgogliosi di indicare quelli raffiguranti loro da giovani. Un'idea decisamente originale. Tappa d'arrivo è Miranda de Castanar, decisamente disabitata tanto che devo aspettare la padrona della piccola posada in cui dormirò e qui cominciano i problemi con il wi-fi, d'altronde sembra di essere in un'altra epoca.
Una volta ripartito, mi fermo in un parco tematico del quarzo a Los Santos, tra le varie rappresentazioni scultoree spicca un tentativo di riproduzione del cerchio di Stonehenge. Faccio un giro per castelli ma di fronte ad un abbozzo di traffico cedo subito e ne vedo solo due: quello maestoso di Coca e quello piccolo ma affascinante e con tanto di nidi di cicogne a Turegano. A Coca però faccio finalmente una ricca scorta di vino rosso e salami vari, dopodichè dovrò ricordami di non parcheggiare al sole ma oggi con i nuvoloni neri che ci sono non faccio proprio fatica. Finalmente arrivo al parco Hoces de Rio Duraton, uno spettacolo che lascia senza fiato. Il Rio Duraton compie diverse curve perfette dentro altissimi canyon a picco e popolatissimi di avvoltoi. Mi siedo più volte in contemplazione mentre tre avvoltoi planano sulla mia testa finche uno si butta in picchiata e cattura un piccolo serpe. In serata al bar darò anche la versione da pescatore : "Un buitre de ocho metros arribo' planando e a dos metros da migo capturè una sierpe de un metro y media!". Mi dirigo quindi all'Ermita de San Frutos continuando ad ammirare il favoloso paesaggio e camminando per i vari sentieri che mettono a dura prova le mie rinomate vertigini. Dopo quasi due ore decido di andarmene e infatti comincia anche a piovere di brutto così mi dirigo a Pedraza, vecchio paesino costruito su pietroni, un'altra visita stupefacente prima di dedicarmi alla ricerca della mia posada nell'altrettanto bella Sepulveda e scatto le ultime fotografie della giornata. Dove ceno, il padrone è decisamente un cultore delle corride viste le tante foto di toreri e i manifesti di vecchie manifestazioni. Stiamo fino a tardi a chiacchierare dei paesini che si spopolano sia in Spagna che in Italia. .... del wi-fi ancora nemmeno l'ombra.