L’occasione era ghiotta, con la scusa del concerto di Banda Bardò sono finalmente tornato a Casa Cervi dove mancavo da anni. Ho subito visitato il museo e le lacrime sono emerse veloci, conosco questa drammatica storia italiana da quando sono bambino ma l’emozione è stata fortissima! C’era pieno di gente, anzi di più, tante iniziative interessanti e tante bancarelle invitanti tanto che alla fine mi sono comprato due libri e raccattato alcuni volantini con iniziative interessanti. Con la musica dei Fiati Sprecati è apparso per una canzone anche Vinicio Capossela protagonista della serata in piazza a Parma per la Festa della Liberazione. Apprezzatissimo l’intervento del grande Neri Marcorè che ha salutato i tantissimi giovani definendoli una gioventù stupenda che si meriterebbe di essere rappresentata da una classe politica dignitosa! … e poi sono arrivati loro, i grandissimi Banda Bardò con la loro musica popolare ballabile ma carica di messaggi positivi ed etici, un signor concerto con tanti momenti d’entusiasmo tra cui non si può dimenticare la simpaticissima esibizione dei bambini di due classi elementari e la stupenda esecuzione di “Un Giudice” dell’indimenticato Fabrizio DeAndrè. In definitiva penso che sia stato un modo eccezionale di festeggiare uno dei giorni più importanti per l’Italia: il 25 Aprile, che sarà per sempre la Festa della Liberazione grazie al sacrificio di tanti giovani eroi!