Mi perdo subito tra i paesini del comune di Arcevia, piccolissimi borghi con castello, inizio con Loretello, Castel San Pietro e il bellissimo Palazzo. Abbarbicato su una collinetta e molto ben tenuto, da visitare camminando tra ripidi vicoletti tutti all'interno delle cosiddette mura: spettacolare!! Un anziano si lamenta che è disabitato, gli dico che ci farò un pensierino da pensionato, ma poi visito anche gli stupendi Piticchio e Avacelli ... e la scelta aumenta! Una dimensione lontana nel tempo e lontana dalla confusione, una dimensione che fa proprio per me. È la zona da cui sono partiti molti migranti che hanno lavorato nelle miniere di carbone in Belgio. Fotografo da lontano Arcevia che sbuca dalle montagne per poi visitare gli ultimi due bellissimi borghetti; nella minuscola Avacelli tre ragazzi si divertono a seguirmi con un drone. Molto bella anche Serra San Quirico, poi rischio di perdermi tra lavori in corso e ponti crollati, ma arrivo alle grotte di Frasassi. Prima mi cimento con una crescia tartufata cui il barista aggiunge due ottimi amari quindi visito le meravigliose grotte, uno spettacolo della natura cui avevo già assistito da ragazzino. All'uscita mi concedo una prima camminata alla chiesa di San Vittore dove incontro una simpatica famiglia di Senigallia con cui prima parlo dell'effetto Covid e poi mi danno un sacco di informazioni in particolare sull'ambita zona di Castelluccio di Norcia. Mi incammino poi sulla salita per il santuario di Santa Maria intra saxa non prima di aver riempito la bottiglia d'acqua da una fontanella. Una salita impegnativa che viene decisamente premiata dalla visione del tempio Valadier e della gola sottostante. Faccio una sosta veloce al leggendario borgo di Pietrosara quindi arrivo a Genga, faccio la doccia e vado a cenare con carbonara e arrosticini a Sassoferrato.