Ricomincio a salire e scendere per i fantastici Pirenei e raggiungo Sant Esteve de la Sarca con il Congost de mont-Rebei, posto superlativo e infatti c'è gente. Parto subito per il trekking di due ore che mi porta tra gallerie scavate dentro un canyon sopra ad un fiume blu blu dove fanno kayak. Le mie vertigini sono a dura prova ma ne vale grandemente la pena!! Tra curve e tante soste fotografiche arrivo ad Aramunt dove cerco il vecchio paesino tra le muraglia cadenti, prendo una carraia poco battuta finchè arrivo tra i sentieri della guerra civile, e decido che ho decisamente sbagliato strada, alla fine arrivo sotto ai ruderi posizionati su una collina in mezzo ad una foresta. Sono decisamente in Catalogna, e un ragazzo simpaticissimo me lo fa più volte notare, qui ci tengono veramente tantissimo, ogni paesino è pieno di bandiere e scritte inneggianti all'indipendenza. Sconfino in Andorra, sembra tutto un centro commerciale. Due passi nella carino Ordino dove compro formaggio e birre artigianali quindi sbagliando strada alla grande arrivo in Francia e decido di continuare in notturna per l'Italia. Sarà un viaggio lungo e molto faticoso, crollo solo quando sono in Liguria e mi fermo a dormire meno di un'oretta in auto prima di riprendere la strada per Fidenza. Un viaggio meraviglioso con tanti incontri indimenticabili ed un sfottio di foto da sistemare. Hasta luego!!!!
lunedì 24 giugno 2019
Verso la fine
Dopo l'eccezionale giornata di ieri comincio a pensare al rientro e decido che oggi recupererò un po' di chilometri dall'itinerario previsto, ma alla fine ovviamente non ci riuscirò. In compenso riesco a prendere la prima multa del viaggio (sperando che non ne arrivino altre a casa!!): dalle parti di Soria mi ferma la polizia e molto gentilmente mi comunica che ho superato il limite di velocità e mi dicono che se pago subito sono 50 euro senza segnalazioni sulla patente e non 100, il tutto molto gentilmente e cordialmente tante che al finale "Gracias e Hola Caballero!" quasi quasi sono contento!! Per cominciare la giornata da dove ero rimasto mi addentro subito nel Canon de Rio Los Lobos con ottimi panorami ma non paragonabili a quelli dei giorni precedenti. Mi sposto in Navarra, addentrandomi nelle già visitate Bandenas Reales e fiancheggiando paesini già visitati anni fa, alla ricerca degli Aguarales di Valpalmas, e dopo anche 5-6 km. di carraia arrivo in questo luogo sperduto dove l'erosione di acqua e vento hanno creato un paesaggio stranissimo ed affascinante. Giro in completa solitudine con un silenzio irreale e la presenza solo di tante formiche e probabilmente di qualche rettile, tanto che se venisse fuori qualcuno farei un signor salto per aria. Che posto strano!! Per strada mi fermo sotto i grandiosi Mallos de Riglos, dei roccioni a strapiombo che faranno contenti gli scalatori, tanto che un belvedere è dedicato a due spagnoli morti sulla montagna maledetta svizzera, l'Eggers. E poi si va su per i Pirenei, tra grandi montagne, foreste, laghi blu e tantissimi villaggi abbandonati e in decadimento. Arrivato ad Ainsa ho una prima pessima impressione poi mi incammino verso la città vecchia ed è spettacolo!! Il paesino molto ristrutturato e preso d'assalto dai turisti del weekend presenta tanti begli angolini e attraenti ristorantini nei vicoletti, ne scelgo uno e mi faccio l'ultima abbuffata del viaggio. E' l'ultima cena spagnola ed ammalio la padrona che mi prende per un portoghese ... ma va!! :-) Qui è decisamente freschino, in vista della calura italiana.
Iscriviti a:
Post (Atom)