giovedì 9 luglio 2020

Viaggio in centro Italia - 6

Mi sveglio, apro la finestra e vedo il Gran Sasso, così ci dedico la giornata. Inizio con Pietramelata cui dedico la prima camminata. Per la prima volta parto con le scarpe invece che con i sandali. Non mancano i segni del terremoto che caratterizzeranno tutti i luoghi visitati in giornata. Passo al lago di Campotosto e poi salgo a Campo Imperatore con notevole spettacolo montagnoso. Gente molto ospitale. Tanti i turisti romani. Faccio due passi nella stupenda Santo Stefano di Sessanio quindi a Calascio mi dedico alle birre artigianali prima di partire per una bella camminata fino alla rocca di Calascio resa famosa da Lady Hawke. Mi fermo a chiacchierare con due trentini che girano in camper e che si lamentano perchè la gente non porta le mascherine. C'è un fresco piacevole e ceno a Castel del Monte alla locanda del lupo con una coppia di simpatici ed anziani motociclisti romani, un'ottima pasta e fagioli e i soliti ottimi arrosticini accompagnati da favolose patate con buccia. Peggio il terremoto o la pandemia!? La prima !

Viaggio in centro Italia - 5

Giornata un po' sconvolgente. Fin dalla partenza, attraverso zone colpite dal terremoto di quattro anni fa con zone rosse inaccessibili e agglomerati di prefabbricati in cui vive la gente del posto. Mi fermo a fare qualche foto alle fioriture di lenticchie a Castelluccio di Norcia ma scappo subito senza visitare il paesino perchè c'è un botto di gente. Scappo a Norcia dove faccio due passi in piena angoscia. Arquata del Tronto non è nemmeno raggiungibile a piedi. Mi fermo a parlare con alcuni terremotati che si dicono assolutamente dimenticati. Solo vedendo dal vivo si capisce che il dramma continua, così come notano quattro ragazze svizzere sconvolte e angosciate da queste visite. Mi fermo a passeggiare nella fortezza di Civitella del Tronto, il cui borgo sembra meno danneggiato quindi grazie all'aiuto dei residenti raggiungo l'affascinante borgo abbandonato di Faraone vecchia e supero anche Campli. Mi godo i murales di Casoli e ammiro gli strani calanchi di Atri. Interessanti ma niente di che, così abbandonò l'idea del trekking e me ne vado a vedere i bellissimi murales naif di Azzinano di Tossicia dedicati ai giochi di una volta. Una signora mi chiede se mi sono piaciuti poi in modo burbero e orgoglioso mi fa notare che sul muro di casa sua non c'è niente. Un anziano bergamasco pubblicizza gli arrosticini locali, lo definiscono un fortunato perchè si allontanò da qua il giorno prima del terremoto e da Bergamo pochi giorni prima che esplodesse il covid ... da noi potrebbero dire che porta sfiga !! Comincio a salire sotto al Gran Sasso fino ad Isola. Metto le crocette sul menu e aspetto la cena mentre al tavolo di fianco discutono su San Petrignano: riesco a non dire la mia!! Il suono delle vicine cascate e l'ottima temperatura conciliano il sonno. Seconda cena con felpa.

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