martedì 15 giugno 2021

Il viaggio e i social

Da tempo mi viene chiesto di documentare anche sui social i viaggi che faccio. Ho già un sito (www.marcocavallini.it) dove, seppure con ritardo epocale, pubblico le fotografie scattate con la reflex e un po' selezionate, e un blog (questo!) in cui pubblico un piccolo diario di viaggio che poi sistemo e ripubblico sul sito come racconto completo. Però vedo che è diverso se pubblichi qualche foto scattata con il telefonino e crei maggiore interesse, sono poche immagini e non certo di tutti i luoghi visitati. Positivo ricevere i ringraziamenti di tanti che scoprono luoghi non conosciuti, positivo per l'ego i complimenti e le richieste di pubblicare gli itinerari o di capire come faccio a scoprire certi luoghi. Piacevolissimo che alcuni amici veri, gente che conosco o con cui ho fatto un mare di viaggi insieme, ne approfitti per contattarmi in chat o al telefono e sentire come il tutto procede, ravvivando magari il mio dopocena. Poi ci sono le persone, poco o per niente conosciute live, che si cimentano in battute ironiche, spesso piacevoli e a volte di un umorismo poco comprensibile (che può anche non essere totalmente gradito)  e che comunque fanno parte del gioco (e le mie dita a volte si legano!!). Invece si apre un discorso differente con chi non capisce che il rapporto "social" è comunque differente se non c'è una conoscenza e una frequentazione fisica: gente che vorrebbe addirittura interferire nella scelta dell'itinerario perché ci sono posti più belli (ma che ne sa dei miei gusti, dei miei interessi e del mio progetto!!) o perché dovrei andare a trovare loro (non è forse meglio conoscere gente nuova?) o chiamarli per fare visite insieme, sicuramente con le loro indiscutibili regole comportamentali e con i loro tempi senza il minimo rispetto per chi mette in piedi progetti senza limitarsi alle sole ciance. Pessima e inaccettabile la battuta (o affermazione) che avrei dovuto rinunciare al viaggio perché non vaccinato: a parte il fatto che non è obbligatorio (punto 1) e a parte il fatto che non sono tenuto a dire pubblicamente se l'ho già fatto o meno (punto 2), non noto nessun barlume di intelligenza in chi fa un'affermazione del genere pubblicamente: non mi piace chi dà per scontato che le sue scelte siano quelle giuste. Non disprezzo per niente chi fa la scelta contraria ponderandola , pur contrastando i no vax, mentre disprezzo chi si considera infallibile ed utilizza il mio spazio per le sue idee ritenute le uniche accettabili. Esiste un concetto di libertà tuttora valido e messo troppo in discussione … su questo non si scherza! C'è chi prende spunto per riproporre suoi piacevoli e positivi vecchi ricordi personali, e chi si cimenta in consigli sempre graditi purchè non decadano in una mera e inutile professione di presunta conoscenza da piedistallo. E poi c'è number one che ti scrive pregandoti di avvisare quando viaggi perché si aggregherebbe sicuramente: ça va sans dire che imporrebbe tempi, visite, cibo e quant'altro (!!!) … ma soprattutto "ma chi ti conosce" e "chi ti ha chiesto niente"!!!! Se non mi sono fermato a salutare grandi amici di viaggio o di vita, dalle idee libere e più che tolleranti, è stato solo perché il mio ritmo serrato me lo rendeva difficile, ma è solo un posticipare a prossimi viaggi più localizzati: non disperate, prima o poi mi avrete tra voi a scroccare cena, doccia e letto!! Malgrado tutto continuo a pensare che facebook abbia aspetti utili e di conseguenza è probabile che io continui ad utilizzarlo per documentare in diretta i miei viaggi, sarei più contento se tutti capissero che certi commenti non sono necessari e che possono essere tuttalpiù sostituiti da messaggi privati (senza obbligo di risposta, n.d.r.), perché bene o male possono esserci migliaia di persone che li vedono e che hanno sensibilità differenti e vanno più che mai rispettate. E poi se per molti ormai il viaggio si riduce a mettere la bandierina, ai selfie, ai falsi racconti di avventure improbabili invece ritengo che il viaggio, anche per me che amo fotografare, sia il piacere di incontrare gente diversa, condividere emozioni e scambiarsi idee ed esperienze, arricchire sì gli occhi ma soprattutto il cuore e il cervello.

Sfumature di vita