venerdì 1 gennaio 2010

Welcome

Per cominciare l'anno nuovo ecco un bel film, non certo allegro ma molto ben fatto e ben rispondente alle realtà dei migranti, o meglio di quegli uomini che per i motivi più disparati ma comunque in primis per la sopravvivenza lasciano la loro casa e si imbarcano in imprese disumane per raggiungere i propri sogni, e per cui devono anche scontrarsi con la chiusura della vecchia Europa. La storia di Bilal, kurdo iraqeno, è romantica e simile ad una favola se non fosse per il finale! Un film da vedere e su cui riflettere per ricordarsi che il migrante è prima di tutto un uomo, con le sue speranze e i suoi sogni.

Fine del gioco