Per cominciare l'anno nuovo ecco un bel film, non certo allegro ma molto ben fatto e ben rispondente alle realtà dei migranti, o meglio di quegli uomini che per i motivi più disparati ma comunque in primis per la sopravvivenza lasciano la loro casa e si imbarcano in imprese disumane per raggiungere i propri sogni, e per cui devono anche scontrarsi con la chiusura della vecchia Europa. La storia di Bilal, kurdo iraqeno, è romantica e simile ad una favola se non fosse per il finale! Un film da vedere e su cui riflettere per ricordarsi che il migrante è prima di tutto un uomo, con le sue speranze e i suoi sogni.
4 commenti:
Hi,
Happy New Year...!
I have two awards for
you on my blog dated
01/01/10
Oggi , domenica 3 gennaio , su L'Unità è presente una recensione del film .
online ancora non si trova ... forse sono io che non sono pratico del sito de "L'Unità". :-)
Se provi ad accedere alla sezione "Edicola" dalla homepage del sito de L'Unità avrai la possibilità di sfogliare il giornale di oggi .
La recensione è a pagina 17.
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