domenica 6 maggio 2012

Una giornata a Barcellona

1 di maggio 2012
L'accesso alla piazza é blindatissimo. I manifestanti (normali cittadini con diritto a calpestare il suolo pubblico e con diritto a manifestare) vengono identificati e controllati. Anche a me e ad una mia amica ci fanno mettere nell'angolo protetto di una stradina per guardare cosa ci sia dentro le nostre borse: attorno a noi 2 (soggetti "altamente pericolosi") ci sono ben 4 poliziotti in borghese e altri 4-5 in divisa antisommossa). Molte persone vengono obbligate a staccare e consegnare alla polizia i bastoni che sostengono bandiere e "pancartas".
Los mossos - sia quelli in borghese che quelli in divisa - hanno sempre il volto coperto e nessun numero di identificazione (e, ovviamente, se lo chiedi, non te lo danno di certo).
Non mi stupirei se cominciassero ad utilizzare i medodi che si usano in Kurdistan.
Qua ormai tutto é lecito per le forze dell'ordine, e gia si parla di considerare gli atti di resistenza noviolenta, come "atti terroristici" (cosa gia in vigore nei Paesi Baschi).
Per non parlare della proibizione di accampata, proibizione di riunione, proibizione di concentrazione anche in numero ristretto, proibizione di "esistere".
Ormai é un anno da quando questa marea ha cominciato a muoversi.
Tutti sanno che questo mese di maggio sará un mese molto caldo e molto difficile.
Le manifestazioni e concentrazioni che dal 15.05.2011 si sono generate e diffuse, sono state un esempio mondiale di resistenza attiva non violenta, anche davanti la violenza inaudita della polizia che spara proiettoli di gomma, lancia lacrimogeni, detiene cittadini senza motivazione e picchia violentemente persone che tengono le mani alzati, a volte stringendo un fiore, e che gridano basta alla violenza e basta a questo sistema!!!
Ci sono quantitá incredibili di documenti e video che testimoniano tutto questo e nessun video della polizia per dimostrare il contrario.
Ormai la questione non é piú, da parte loro, nascondere l'evidenza e dare all'opinione pubblica un'immagine di un corpo di polizia che difende la sicurezza del cittadino (cosa non credibile e che forse non lo é mai stata!), ma, al contrario, accentuare la politica del terrore e della repressione.
Ultimante, sui periodici nazionali, si possono leggere articoli che spiegano tutte le armi che vengono utilizzate dalle forze dell'ordine ed i loro effetti devastanti.
Per la riunione del BCE, che é finita da un paio di giorni, addirittura si é pubblicizzata ai 4 venti, la presenza di ben 8.000 agenti, tra cui una quantitá assurda di cecchini piazzati in cima ai tetti delle case. Per non parlare degli elicotteri che sorvolavano (e continuano a sorvolare) la cittá (e che hanno rotto letteralmente le scatole con il loro rumore fastidioso!!!).
Tra l'altro i movimenti sociali, in occasione di questa riunione, avevano gia dichiarato da tempo, che non avrebbero convocato nessuna concentrazione...insomma, io mi chiedo: ma il ministero di difesa "c'é o ci fa"??? Ridicolo!

Il 12M si avvicina.
Tutti prevedono che sará molto diverso dall'anno scorso: molto piú indignato e, quel che si teme, molto piú complicato.
Un anno fa si voleva far credere che quello del 15M fosse un movimento di "perro-flauta" (come vengono chiamati in Spagna gli okkupa e gli antisistema).
Oggi esiste addirittura il gruppo degli "iaio-flauta" (tradotto: "nonni-flauta"), settantenni, ottantenni, che protestano, si indegnano, scendono in piazza e si sono dati questo nome per gridare ai "potenti" che qua siamo tutti arrabbiati ed indignati!!! I professionisti, i disoccupati, gli studenti, le casalinghe, i pensionati, gli operai, gli alternativi, gli okkupa, le commesse, i nonni e le nonne, le famiglie, le coppie di fatto, gli onesti... el pueblo, todo el pueblo!
Scenderemo nelle piazze dove non ci lasceranno entrare. Ci toglieranno tutto dalle mani affinché la lotta non sia alla pari. Ci riuniremo in assemblee che verranno proibite. Allora grideremo dalle finestre delle nostre case la nostra indignazione e il nostro urlo di dignitá.
Perché non possiamo accettare che tutto questo sia "normale". NO! Non possiamo accettarlo!

Querida, questo sistema, per nostra fortuna, sta morendo, e questa morte ormai é vicina...peró la strada che ci porterá a questo cambio si prevede molto dura e difficile.
Vorrei tanto avere qualche anno in piú, per avere almeno l'esperienza di un vissuto "ribelle", per sapere cosa fare, come comportarmi, come agire, come scappare, come attuare, come difendere i nostri diritti...
Invece sono di questa generazione a cavallo dei 30 anni, generazione di donne e uomini che il sistema ha tentato di crescere con le luci di un mondo finto, che il sistema ha voluto imbambolare con un "benessere" fasullo, che il sistema ha cercato di addormentare con le immagini vuote ed ipocrite della tv.
Ma il sistema ha perso. É morto.
Questa volta ci uniamo tutti e questa é la nostra forza, questa é la nostra vittoria!

Hasta Siempre
Carla

Banda Bardò al Fuori Orario

Un concerto da non perdere e che come previsto non ha deluso le aspettative. Certo giocavano in casa , ma come al solito hanno fornito una grande esibizione accompagnata da un pubblico che li conosce molto bene. Sono più di dieci anni che li seguo e li continuo a considerare uno dei migliori gruppi italiani. Spettacolari dal vivo, e con testi sempre attualissimi e molto vivi. Un grazie di cuore per la bella setata e la carica positiva che mi è stata trasmessa. Se mi rilasso, collasso!! :-)

Rosticcerie a Mopti



I lemuri di Boarezzo