Alla mattina presto gironzolo ancora per il bel borghetto di Posticciola prima di partire per Rocca Sinigalda e per l'affascinante monastero di Greccio scavato nella montagna. Visito anche il paesino medioevale arricchito da un sacco di murales sulla vita di San Francesco. Carico in auto una ragazza friulana che sta facendo a piedi come pellegrina il percorso di San Francesco, e mi ringrazia per averle risparmiato 20 minuti a piedi in discesa ma con i piedi piagati. Vago tra immensi campi di girasole fino a raggiungere gli stupendi paesini di Cantalice e Labro. Faccio una bella camminata anche nel parco delle cascate delle Marmore, che suggerisco di non visitare nei weekend per super affollamento. Una gran bella giornata tra Lazio e Umbria. Per la prima volta a Narni sento un ragazzo lamentarsi del poco
distanziamento sociale. A cena assaggio sempre le ottime specialità
locali, infatti mantengo intatta la mia vergognosa panza ma in compenso
sto sviluppando due ottimi galloni con i saliscendi che bisogna
affrontare quotidianamente nei paesini. Scherzo con i vicini di tavolo perchè dall'altra parte della strada c'è un cane che ci guarda malissimo ma nel frattempo passa scatenata su un monopattino una bambina di due anni che si concede sorridendo da diva anche il bis ... e malgrado il vino sia buono, noto lo stupore anche nei vicini che hanno visto la stessa scena.
Esco da Narni, un'occhiata ai resti del ponte di Augusto e mi dirigo al bel paesino di Calvi d'Umbria le cui strade sono arricchite da ottimi vecchi murales, purtroppo spesso mal conservati. Entro nella bellissima Tuscia ammirando subito la stupenda e sbalorditiva Calcata vecchia che emerge dalle foreste come una penisola. Mi ci incammino dentro e visito anche il piccolo museo contadino che mi ricorda tanto il favoloso museo Guatelli di Ozzano Taro. Mi dirigo a Sutri ma poi rimango estasiato da Ronciglione e ancor di più dal meraviglioso palazzo di Caprarola, uno dei luoghi più belli che ho mai visto. Ci sono anche quadri dedicati a Parma e Piacenza. Tra i pochissimi visitatori c'è una coppia di Vignola, paese natale dell'architetto-artista responsabile di questa meraviglia: mi fanno notare un po' contrari che per entrare al parco di Bomarzo hanno pagato più di dieci euro mentre per accedere a questa meraviglia soltanto 5 euro!