lunedì 13 aprile 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 37

Alzarsi all'alba del lunedì di Pasquetta perchè ti sei dimenticato di disinstallare l'antipaticissima sveglia del cellulare non è esattamente una partenza da furbi. Domani torno a lavorare e farò anche qualche spesuccia. Oltre al solito piacevole canto degli uccelli sento dei versi "strazianti", guardo dal balcone e vedo due gatti fermi muso contro muso mentre un terzo si avvicina quatto quatto: è la stagione degli amori. Sarà bene che si considerino anche i problemi psicologici derivati da questo periodo di clausura. Per quanto mi riguarda, il mio appartamento non è piccolissimo e ho gestito il tempo suddividendolo tra le mie passioni e tante telefonate con amici ma ho paura che in parecchi abbiano vissuto un periodo di completa solitudine dominata perlopiù da pensieri che potrebbero incidere psicologicamente in modo non indifferente, per non parlare ovviamente di chi ha subito gravi perdite umane. C'è chi stupidamente invita ad uscire per rispondere alle parole di Conte: aldilà che è sacrosanto non condividerle mi sembra più che illogico mettere a repentaglio la sicurezza fisica di tanti per dimostrare la propria opinione. Ero contento perchè i librai potevano riaprire poi ho letto le motivazioni con cui hanno respinto la proposta e ho capito per l'ennesima volta con quanta superficialità a volte giudichiamo i fatti senza prima comprenderli per bene: piena solidarietà con la categoria! Superata la fase pasquale sarà bene ricominciare a prendere in considerazione le pulizie primaverili. Anche in questi giorni mi chiedo se è così difficile capire la lingua italiana!! Lo ribadisco ancora: questa situazione pur surreale e drammatica allo stesso tempo, è anche una grande occasione di cambiamento, ma più leggo e ascolto più divento pessimista. E' vero, i numeri stanno calando ma continuiamo a non dimenticarci che sono vite stroncate!

L'arciere saettante