Il terzo importantissimo libro di Primo Levi dove lo scrittore sopravvissuto ad Auschwitz con tono molto pacato cerca di capire la violenza organizzata dei nazisti anche attraverso aneddoti personali con cui spiega la psicologia dei deportati. Un testo essenziale per comprendere un pezzo di storia crudele che qualcuno cerca di dimenticare. E non viene assolto chi cerca di difendersi asserendo di avere solo ubbidito agli ordini.