Alle 15.45 di un venerdì pandemico parto per un viaggio italiano. La prima tappa è nella verace Romagna e a cena ho davanti una mezza bottiglia fresca di Verdicchio e un sosia di Benito ingrassato. Sono proprio contento di questa partenza, un viaggio che studio da mesi e che è già cambiato in partenza con inizio anticipato di mezza giornata. Carico in auto mascherine, guanti ed igienizzante e parto per Dozza, concedendomi per la terza volta una passeggiata tra i murales di questo borghetto, senza però fare tappa nell'enoteca regionale. Quindi prendo la strada che da Imola si dirige verso Riolo Terme attraversando l'affascinante parco delle vene di gesso, finché sbuco davanti alla rocca di Brisighella. Come sempre i paesini che visito io sono in saliscendi, così raggiungo il famoso orologio dopo una lunga e calda scalinata, per poi incamminarmi per la rinomata via coperta degli Asini, che sento anche molto mia. Buon venticello e qualche grado in meno rispetto a casa che ben conciliano gli ottimi ravioli e l'immenso fritto di pesce con zucchine che mi mangio per cena.
Saluto la ragazza cubana che gestisce l'ottimo alberghetto (Modus vivendi) dove ho dormito, chiacchiero con Marco, un influencer che visiterà borghi da Trento alla Puglia e riparto per le colline romagnole piene di ciclisti. Mi ricordano che dalle fontane di Brisighella nel medioevo sgorgava vino: bei momenti !! Tanti gli omaggi al Pirata per antonomasia: da "Pantani vive" all'immensa foto "Pantani, Santa Sofia ti ricorda sempre". Uno degli obbiettivi di questo viaggio è non ricevere multe da autovelox nelle settimane successive al mio rientro ... come già successo. Passo del Carnaio: un nome che la dice lunga. Sant'Agata Feltria con la rocca delle fiabe è una gran bella scoperta. Pennabilli è famosa per il festival dei buskers, ma vale la pena visitarla anche per lo stupa buddhista in memoria del frate Orazio che ha vissuto 30 anni in Tibet e per le frasi filosofiche di Tonino Guerra. È poi la volta della fortezza di San Leo, la salita mette in crisi una ragazza cui ridendo dico che ci siamo passati tutti ma io intanto mi fumo una paglia rilassato mentre scendo. Entro nelle Marche per ammirare il lago di Mercatale e fare due passi a Sassocorvaro poi mi perdo alla ricerca di paesini abbandonati ma salgo alla rocca di Pietrarubbia e ammiro la chiesetta di Sant'Arduino grazie alle indicazioni del giardiniere del locale cimitero. A Frontino ci sono gli spaventapasseri e non manca quello dedicato al coronavirus. A cena mentre guardo sorpreso il Milan che batte la Lazio mi perdo in chiacchiere e grappe con dei motociclisti vicentini entusiasti per aver calcato le orme di Valentino Rossi. Non mancano gli striscioni di protesta per la chiusura dell'unico ospedale del Montefeltro.