sabato 21 febbraio 2015

Semuc Champey

Ci svegliamo poco prima dell'alba grazie ad un gallo e all'uomo che chiama la gente per il bus, d'altronde abbiamo appuntamento con l'autista alle 6 perchè ci aspettano strade tortuose per Languin e se all'inizio è una buona strada di montagna gli ultimi dieci chilometri sono praticament una carraia che scende dalle montagne alla jungla. a Languin facciamo un'abbondante colazione con uova revueltos , fagioli e formaggio nonche platanos fritti, quindi saliamo su un pick-up che ci porterà per nove chilometri al parco di Semuc Champey, è per me finalmente un posto non ancora visitato. Camminiamo un'ora abbondante nella jungla con notevoli pezzi in salita e molta attenzione a non scivolare in discesa ma il panorama è notevole. Una serie di vasche d'acqua color smeraldo appaiono all'improvviso nella jungla mentre il fiume sparisce fragorosamente sotto terra. Ci concediamo un signor bagno con tuffi e nuotate, il tempo non è eccellente ma almeno non piove. Tutto il gruppo è entusiasta. Tornati a Languin mangiamo pollo fritto e patate nelle bancarelle poi in pulmino tutti dietro per consentire al mezzo di affrontare la dura salita. Coban non è niente di che, qualche bella coorte e un mercato continuo sui marciapiedi. Davanti alla cattedrale alcuni ragazzi si esibiscono in balli rap sullo stile americano mentre studenti incappucciati con il disegno della faccia di Che Guevara girano per le strade a caccia di offerte e trovano anche la mia.Siamo a 1300 metri e il panorama offre pinete e sotto  foresta più fitta, dal bus ammiro per qualche minuto il volo di un aquila dal muso rosso. Per le strade pannocchie di mais bollite o alla griglia. Con un po' di attenzione in serata facciamo una passeggiata per Coban e mangiamo splendidamente in un locale tipico, spendendo una cifra irrisoria e assaggiando anche le famose molletes, pane impanato e caramellato nel miele.

Tram a San Francisco