venerdì 20 febbraio 2015

Chichicastenango

Fatto il mio giro su internet ospitato per la connessione in un internet cafe, che era anche asilo nonchè cucina da asporto per tanti viandanti, andiamo a cenare nell'ottimo Las Brazas, poi cerchiamo un locale per berci l'ultima birra ma l'unica possibilità è proprio il nostro ristorante. Alla mattina finalmente il famoso mercato di Chichicastenango, per gli amici Chichi, che adesso è perlopiù di oggettistica turistica, per cui consiglio decisamente Sololà in quanto ad originalità ... però non rimaniamo delusi. Visitiamo anche il coloratissimo cimitero prima di metterci in strada per Coban, circa 7 ore di trasferimento sotto la pioggia. Superiamo in un'ora Guatemala City con le sue immense baraccopoli prima di cominicare a salire con i tornanti, la meta è infatti a 1300 metri d'altezza.Si riprende anche il compagno di viaggio infermo e a cena ospitiamo una ragazza portoghese amica di Ilaria, che ci racconta la sua esperienza di tre mesi in Centramerica, dentro ad un ristorante che una volta era un vecchio monastero. Così come ad Antigua molte sono le vecchie strutture religose trasformate in posadas o in affascinante ristorantini. Ovviamente ci sono sempre un sacco di possibilità per strada dove la cucina è ottima, anche perchè soprattutto i contadini che guadagnano 30 Quetzal possono mangiare. Tutto procede sempre bene. Vado spesso in banca a cambiare perchè il massimo consentito è 200 Dollari per passaporto, e il cambio si aggira sui 7,60 quetzales a Dollaro, mentre il cambio degli euro è meno conveninete e anche più macchinoso. A cena di solito si cade nella carne, per lo più churrasco o parrillada, oltre a tante possibilità di pollo. Per strada abbiamo visto un sacco di McDonald's e King Burgher, ma il più diffuso resta il Pollo Chincero ... mentre la birra localae è la Gallo, Purtroppo anche a Coban, malgrado la pioggia, c'è gente che dorme per strada, spesso molto ubriaca.

Neve sui binari