Titolo liberamente tratto da Abatantuono in Marrakech Express, e ampiamente dedicato a Pier l'amico che non sono mai riuscito a portare in Nepal perchè diceva che non c'erano templi da vedere! Oggi lascio libero il gruppo, shopping e giri senza meta per questa caotica città piena di sorprese. Subito ci rechiamo a vedere una bella piazzetta con stupa dove ci sono pochi turisti ma il fascino intatto del luogo di culto. Sistemo tutti i contratti con la favolosa agenzia con cui ho organizzato il viaggio per conto di Avventure nel Mondo, quindi in taxi mi reco nella mia zona preferita, Bodanath ... il grande stupa.
Faccio alcuni giri a piedi ovviamente in senso orario insieme ai fedeli tibetani quindi vado nel solito ristorantino con terrazza e finalmente mi bevo la prima SanMiguel del viaggio senza farmi mancare una zuppa di pomodoro, nostalgia del primo (di cinque) viaggio nepalese dell'89. Passo qui un'oretta ad ammirare il passeggio e le preghiere poi in taxi torno in albergo, breve pisolo e poi pronto ad affrontare l'incredibile folla per arrivare a Durbar Square. Nel frattempo ho anche finito di leggere l'ottimo libro "Sette fiori di senape" che mi ha raccontato un Nepal spesso invisibile ai turisti e mi ha chiarito ancora una volta il perchè rimango sempre attratto dal sorriso che hanno i bambini di strada malgrado quello che passano! C'è molta vita davanti al tempio della dea Khali e non mancano i santoni sorridenti a caccia di foto pagate!!
Mi ributto nella folla e in qualche modo arrivo al mercato delle spezie in Asam poi raggiungo il quartiere turistico di Thamel. Vengo attratto da un venditore di batik, le stoffe pitturate originarie dell'India, e non posso fare a meno di acquistarne qualcuna poi mi accompagna in un favoloso baretto nepalese in cui la cuoca è intenta a fare spaghetti a mano, i famosi chowmein, che verranno poi serviti fritti. Ritrovato il gruppo, saliamo sul pulmino e ci rechiamo in un elegante ristorante nepalese: l'agenzia ci offre la cena e i regali d'addio. Tutto il gruppo resta sorpreso ancora una volta dell'eccezionale generosità nepalese. Domani mattina tutti i miei dieci giovani ed eccezionali compagni di viaggio mi saluteranno e torneranno in Italia, io mi fermo ancora una settimana ... ma questa è un'altra storia. Intanto devo ringraziare per l'ennesima volta Avventure nel Mondo dell'eccezionale esperienza che mi ha fatto fare in giro per il mondo e in particolare in questa Asia che amo con tutto il cuore e dove sempre di più mi trovo a mio agio.
Faccio alcuni giri a piedi ovviamente in senso orario insieme ai fedeli tibetani quindi vado nel solito ristorantino con terrazza e finalmente mi bevo la prima SanMiguel del viaggio senza farmi mancare una zuppa di pomodoro, nostalgia del primo (di cinque) viaggio nepalese dell'89. Passo qui un'oretta ad ammirare il passeggio e le preghiere poi in taxi torno in albergo, breve pisolo e poi pronto ad affrontare l'incredibile folla per arrivare a Durbar Square. Nel frattempo ho anche finito di leggere l'ottimo libro "Sette fiori di senape" che mi ha raccontato un Nepal spesso invisibile ai turisti e mi ha chiarito ancora una volta il perchè rimango sempre attratto dal sorriso che hanno i bambini di strada malgrado quello che passano! C'è molta vita davanti al tempio della dea Khali e non mancano i santoni sorridenti a caccia di foto pagate!!
Mi ributto nella folla e in qualche modo arrivo al mercato delle spezie in Asam poi raggiungo il quartiere turistico di Thamel. Vengo attratto da un venditore di batik, le stoffe pitturate originarie dell'India, e non posso fare a meno di acquistarne qualcuna poi mi accompagna in un favoloso baretto nepalese in cui la cuoca è intenta a fare spaghetti a mano, i famosi chowmein, che verranno poi serviti fritti. Ritrovato il gruppo, saliamo sul pulmino e ci rechiamo in un elegante ristorante nepalese: l'agenzia ci offre la cena e i regali d'addio. Tutto il gruppo resta sorpreso ancora una volta dell'eccezionale generosità nepalese. Domani mattina tutti i miei dieci giovani ed eccezionali compagni di viaggio mi saluteranno e torneranno in Italia, io mi fermo ancora una settimana ... ma questa è un'altra storia. Intanto devo ringraziare per l'ennesima volta Avventure nel Mondo dell'eccezionale esperienza che mi ha fatto fare in giro per il mondo e in particolare in questa Asia che amo con tutto il cuore e dove sempre di più mi trovo a mio agio.