Lasciamo la tranquilla e indimenticabile Baktapur infilandoci nel solito traffico di Kathmandu ma ci fermiamo per prima cosa a visitare Bungamati, piccolo paesino con un grande tempio a Shiva (anni fa ci vidi una grande festa), le solite tranquille scene di vita quotidiana quindi Kokana (vi producono un ottimo olio di senape, n.d.r.) altro paesino newari in cui giochiamo con diversi bambini prima di vedere la fabbrica di tappeti a Juliwkhel gestita da profughi tibetani. Finalmente arriviamo a Patan, con la sua splendida Durbar Square e il Tempio d'Oro, qui ci sono anche tanti turisti, è un gran posto ma meno pacifico di altri appena visti. Nel tempio dei mille Buddha siamo attratti da un trio di monaci, due uomini ed una anziana, che accendono tutte le candele e ruotano tutte le preghiere recitando mantra. Affascinanti e pacifici, come dovrebbero ben sapere i cinesi!! Alla fine arriviamo al clou della giornata, lo splendido e famosissimo Swayambunath, il tempio delle scimmie ... scimmie che subito fregano un pacchetto di fazzolettini ad una ragazza e poi una fetta di cocco ad un'altra spaventandola. Il grande stupa domina su Kathmandu, è un luogo indescrivibile. Certo Kathmandu non è Bakthapur, qui riappare il solito casino e il notevole smog, camminare non è più così semplice. Ci perdiamo nel'Asam market a comprare spezie trovando anche un americano che ci offre hascisc facendoci scoppiare a ridere. Per cena meritatissime bisteccone all'Everest Steak House: ogni tanto bisogna pur andarci!!
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