sabato 5 giugno 2021

Cane baldanzoso


 

Chacchiere e camminate

Oggi è la giornata dedicata a Matera. Parcheggo ed entro nei sassi accolto da "Bella ciao" cantata da Kusturica, così mi metto a chiacchierare di musica e politica, citando ovviamente gli MCR, con il barbuto che sta gestendo la musica per scoprire che sia lui che i gestori conoscono l'amico fidentinooriginario di Montescaglioso foriero di tante ottime informazioni e che mi sta "accompagnando" quotidianamente in terra lucana. Cammino senza meta tra i Sassi scoprendo tanti angoli e visitando quelle poche chiese rupestri consentite dalle norme anti-covid senza perdermi anche la bellissima mostra di Dalì nelle grotte. Mi ritrovo a parlare di bookcrossing con un barista prima di essere folgorato dall'immagine di un panino al polpo: ovviamente cedo alla tentazione. Mi incammino nella gravina per vedere Matera da un nuovo punto di vista mentre vengo prima invitato ad una grigliata da una famiglia e poi complimentato per la lingua inglese da una coppia newyorkese. A Ginosa mi ritrovo a camminare per la gravina tra grotte, ruderi e case abbandonate. Non nego una certa ansia finché trovo un uomo che mi spiega la storia ed un ragazzo che sta svezzando un bellissimo cavallo nero. A Metaponto purtroppo alcuni templi sono chiusi ma mentre giro per gli scavi incontro un signore che ha vissuto 12 anni a Fidenza e ci perdiamo in chiacchiere. Per lui è un bel ritorno al passato mentre in masseria cercano di riattivare l'acqua per gli animali.

Sindaci e paesi fantasma

Ammiro con calma le luci notturne che rendono Caselmezzano simile ad un presepe sotto le stelle. Alla mattina lo visito come si deve e vedo anche la partenza del volo dell'angelo, attualmente chiuso ma comunque ostico alle mie vertigini. Scopro l'esistenza di un paese abbandonato  Campomaggiore antico, famoso per lo spettacolo "La città dell'utopia" e decido di andare a visitarlo dopoche il gestore del b&b ha telefonato al sindaco e ottenuto conferma che il sito è aperto. Ci arrivo ma è chiuso e il sindaco mi fa sapere come entrare comunque. È un luogo magico e spettacolare, e non si corrono rischi. Arrivo quindi a Pietrapertosa, luogo d'arrivo del volo dell'angelo, e paesino stupendamente incastonato tra i roccioni dolomitici. Cammino fino al vecchio castello normanno da cui si godono spettacolari paesaggi poi mi concedo un meritato panino con la spianata prima di immergermi in strade boschive che mi conducono a Stigliano. Qui ci sono diversi graffiti giganteschi ma il paese è abbastanza deludente. Per strade desertiche arrivo finalmente all'agognata Craco, regina incontrastata dei paesi fantasma. Il colpo d'occhio è magnifico, poi gironzolando per un'oretta trovo sempre più spunti fotografici e infine decido di prendere la strada per Montescaglioso, e alloggio nell'ottima masseria fortificata Oasi rupestre. Malgrado le mie richieste la cena sarà ottima e molto ma molto abbondante.