martedì 28 aprile 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 52

Sarò vecchio ma è piacevole iniziare la giornata ascoltando "C'era una volta un ragazzo" di Gianni Morandi. Un fagiano mi aspetta al centro della strada, sembra voglia comunicarmi qualcosa ma lo capirò solo al rientro a casa. Grido dal finestrino uno scontatissimo "vai a casa!" ad un gattino sperduto sul ciglio della strada. Si accettano scommesse sul "quando perderò gli occhiali" … non sul "se". Quando arriva il cosiddetto scemo del villaggio è sempre spettacolo: oggi, causa caduta e sfregio del naso, si fa accompagnare da una bella crocerossina … dopo aver insultato tutte le persone che lo precedevano è finalmente il suo turno, viene servito con estrema velocità, e all'uscita si ferma sulla porta e declama "Esco io, lontano tutti!!", una vera primadonna alla faccia di Vanda Osiris!! Da oggi mi faccio forza, non dico più "uno alla volta" ma quando è il caso regalo un po' di carta igenica: vediamo se il messaggio passa!! E' un po' che non lo cito, il che fa stare meglio il mio fegato, ma è il caso di ricordare che lo sciacallo è sempre in forma e che troverò prima o poi l'occasione di urlargli quello che penso di lui! ... e siccome la paura mi rende un po' più nervoso, non è da escludere che esagererò nei termini!! Tanti a insultare Conte per le poche aperture quando  gli esperti seri al limite lo criticano per le troppe aperture ... e allora!? Dimenticato di chiudere la finestra in camera prima di andare a lavorare: al ritorno c'era un concentramento di volatili (non scrivo uccelli per evitari sciocchi doppisensi!!), mancavano solo i fenicotteri rosa!! Alcuni amici mi comunicano che con ampie probabilità non riapriranno lo storico locale che ho frequentato per anni.  Per chiudere la giornata incontro anche un tasso e mi ascolto l'eterna "Sultans of swing" dei Dire Straits. Dubito che quest'anno si esca dall'Italia ... ma troverò il modo comunque di isolarmi dai tanti che la disonorano. E i gatti del circondario sono impegnatissimi in strazianti miagolii e strenue lotte d'amore. L'ultimo giro sul balcone è sotto l'acqua.

Oltre il limite

Due racconti molto strani contenuti in questo libro di Marco Vichi. Dico subito che mi è piaciuto molto di più il secondo. Uno tratta l'antico tema del vendere l'anima al diavolo, in un modo decisamente originale. L'altro tratta il tema della cosiddetta pietas che tanti provano di fronte a disabili o a persone cosiddette "diverse", e lo fa in un modo decisamente controcorrente. Un autore sempre interessante!

Arrivederci