Inizio la giornata camminando con molta calma per Olite poi rapido giro a Ujue attorniata da terrazzamenti ricavati dall'uomo per le coltivazioni, è un piccolo interessante paesino medioevale ma non paragonabile a Sos del Rey Catolico, una vera meraviglia di paese abitato da poche anime, con scorci favolosi e con una chiesa meravigliosa. Poche volte mi sono concesso visite alle chiese in questo viaggio ma la iglesia di Sos appartenente al tardo romanico è incantevole. Intanto ha anch'essa un santo senza testa, San Lamberto, e un organo barocco a dir poco eccezionale, parlo con il custode e a sorpresa compro anche il libro fotografico della chiesa poi mi avventuro nella cripta attraverso una ripidissima scala a chiocciola in pietra, arrivato da basso lo spettacolo degli affreschi fa restare senza parole. Abbandono Sos per una strada secondaria in cerca di un paesino abbandonato, giro un pò a vuoto per un bosco poi in lontananza vedo una torre medioevale, decido di andare fino a lì e poi tornare indietro, e invece sospresa è proprio quello che cercavo: Ruesta, ed è favoloso. Arriva un cane che abbaia e la padrona lo richiama così nell'unica casa risistemata trovo un baretto, mentre prendo dell'acqua faccio amicizia con la coppia di gestori. Ci tengono a sottolineare che il pueblo non è stato abbandonato ma espropriato e lasciato andare dalla mafia politica così come altri due stupendi paesini di cui mi indicano la strada. Sono indeciso perchè il tempo è poco ma le loro parole mi convincono così arrivo prima a Esco e poi a Tiermas che perà ammiro solo da lontano, effettivamente sono due gioiellini e sono felicissimo di aver prolungato il percorso. Però poi trovo chiusa la strada che dovevo fare e comunque non mi perdo d'animo e per le 17.30 dopo vari incontri per strada sempre seguiti da ottimi consigli arrivo all'entrata del parco delle Bandenas Reales. Colline e formazioni rocciose affascinanti che circondano però il poligono da tiro dei caccia spagnoli, mi ferma anche un ranger che oltre a indicarmi i posti più belli mi dice che per regolamento devo uscire un'ora prima del buio e sorprendentemente ce la faccio così come a sorpresa alle 20 in punto sono alla stazione Delicias di Saragozza dove consegno l'auto che mi ha condotto per questo stupendo giro di otto giorni tra piccoli pueblos e meraviglie della natura. Riprendo alloggio al solito Hostal San Jorge e finalmente riesco a provare le tapas de la Republica de las comidas, un bar consigliatomi sul blog assolutamente da visitare sia per l'originalità dell'arredamento che per la qualità e il prezzo del cibo. Ultimo giro notturno nell'affascinante piazza della basilica del Pilar, mentre una pattuglia di volontari è alle prese con un terzetto di alcoolizzati su una panchina. Bella e umana questa Spagna, che purtroppo condivide alcuni problemi politici ed economici con la nostra Italia.