Ginocchia e polpastri assenti, si spera in un prossimo veloce ritorno!!
Sono stati quattro giorni fantastici e allo stesso tempo decisamente faticosi. Partiti in pulmino, da Nayapul abbiamo camminato fino alla prima meta, Ulleri, con un dislivello di 1000 metri, da 1000 a 2000 con un numero infinito di gradoni, di muli carichi di materiale, di sole afoso e di tanta voglia. Avevo fatto questo trekking 25 anni fa e un po' lo temevo ma alla fine con il mio passo tranquillo l'ho superato senza crisi così come tutto il gruppo di giovani che era con me. Già in partenza da Pokhara la catena dell'Annapurna era ben visibile malgrado l'acquazzone violento di ogni pomeriggio. All'inizio si attraversano piccoli villaggi poi aumentano le guesthouse, ai miei tempi erano pochissime e con camerate di letti, adesso sembrano piccoli villaggi dove si trova acqua che aumenta di prezzo salendo e altre bevande, inoltre quasi sempre c'è il wi-fi a pagamento come le doccie con acqua calda. Le sistemazioni però sono ottimali così come la nostra ottima guida Ram e la sua squadra di quattro portatori.
Il secondo giorno partiamo subito con un'ora molto abbondante di gradoni poi è tutto un sali e scendi ma il dislivello è di ben 800 metri, la meta è Gorepani con i suoi 2800 metri. Nel pomeriggio alcuni sfidando la pioggia salgono a Poon Hill per poi ripetersi l'indomani mattina, così toccano i 3200 metri di altitudine e vengono premiati da uno stupendo panorama di cime innevate, tutte tra i 7200 metri e gli 8100! Per strada si incontrano più o meno le stesse persone, dalla tedesca impegnata nella cooperazione tra Uzbekistan e Tajikistan a combattere la tubercolosi, dal vecchio giapponese che in netta crisi lancia le sue racchette, dal mulo che rompe la cassa di birra alle giovani ragazze che si inerpicano ridendo. E' un trekking impegnativo, tutti lo possono fare ma non è esattamente una passeggiata. Nel pomeriggio a Gorepani vanno in scena accanite parite di burraco e di simil-curling.
Inizia quindi il terzo giorno con una bella salita che ci porta a 3040 metri dove tra preghiere tibetane ci godiamo lo spettacolo dei diversi Annapurna quindi camminiamo nella foresta ma le sanguisughe colpiscono poco, a me ne si attacca una sotto al ginocchio ma basta un pò di sale per farla staccare senza che mi lasci infezioni. Arrivano anche due belle ore di pioggia battente, per fortuna gli scalini in salita sono quasi finiti così cominciamo la discesa spacca ginocchia fino all'affascinante villaggio di Gandruk con monasteri ed esuli tibetani. Qualcuno non si regge più in piedi, qualcun'altro ha perso la suola delle scarpe da trekking ma in definitiva tutto il gruppo ha superato alla grande questi tre giorni di trekking e come premio prima ci viene cucinata una favolosa torta al cioccolato con undici candeline alla salute del gruppo "Nepal Discovery" e poi all'alba ecco un'altra maestosa ed insuperabile visione del complesso dell'Annapurna, e finalmente tutti ammiriamo la montagna sacra per eccellenza: il Machapucchare!!!
Riscendiamo a valle e ormai le ginocchia non tengono più, facciamo qualche guado poi dopo due ore troviamo una jeep che porta buona parte di noi a Nayapul dove ci aspetta il nostro solito grande pulmino, il vecchissimo ma saldo Mercedes blu!! Arriviamo a Pokhara alle 13.30, purtoppo è tardi per dedicarsi al parapendio così ci buttiamo nel lungolago chi a fare shopping chi a godersi una giusta birretta sul lago. Non è la piccola Pokhara che ricordavo io ma un immensa cittadina che vive sul turismo comunque il suo fascino rimane e il lago Pewa colpisce ancora per il suo color verde smeraldo. E mentre le ginocchia continuano a scricchiolare ci avviamo a mangiare una meritata trota di lago nella speranza di non dover superare nemmeno un gradino!!!
Sono stati quattro giorni fantastici e allo stesso tempo decisamente faticosi. Partiti in pulmino, da Nayapul abbiamo camminato fino alla prima meta, Ulleri, con un dislivello di 1000 metri, da 1000 a 2000 con un numero infinito di gradoni, di muli carichi di materiale, di sole afoso e di tanta voglia. Avevo fatto questo trekking 25 anni fa e un po' lo temevo ma alla fine con il mio passo tranquillo l'ho superato senza crisi così come tutto il gruppo di giovani che era con me. Già in partenza da Pokhara la catena dell'Annapurna era ben visibile malgrado l'acquazzone violento di ogni pomeriggio. All'inizio si attraversano piccoli villaggi poi aumentano le guesthouse, ai miei tempi erano pochissime e con camerate di letti, adesso sembrano piccoli villaggi dove si trova acqua che aumenta di prezzo salendo e altre bevande, inoltre quasi sempre c'è il wi-fi a pagamento come le doccie con acqua calda. Le sistemazioni però sono ottimali così come la nostra ottima guida Ram e la sua squadra di quattro portatori.
Il secondo giorno partiamo subito con un'ora molto abbondante di gradoni poi è tutto un sali e scendi ma il dislivello è di ben 800 metri, la meta è Gorepani con i suoi 2800 metri. Nel pomeriggio alcuni sfidando la pioggia salgono a Poon Hill per poi ripetersi l'indomani mattina, così toccano i 3200 metri di altitudine e vengono premiati da uno stupendo panorama di cime innevate, tutte tra i 7200 metri e gli 8100! Per strada si incontrano più o meno le stesse persone, dalla tedesca impegnata nella cooperazione tra Uzbekistan e Tajikistan a combattere la tubercolosi, dal vecchio giapponese che in netta crisi lancia le sue racchette, dal mulo che rompe la cassa di birra alle giovani ragazze che si inerpicano ridendo. E' un trekking impegnativo, tutti lo possono fare ma non è esattamente una passeggiata. Nel pomeriggio a Gorepani vanno in scena accanite parite di burraco e di simil-curling.
Inizia quindi il terzo giorno con una bella salita che ci porta a 3040 metri dove tra preghiere tibetane ci godiamo lo spettacolo dei diversi Annapurna quindi camminiamo nella foresta ma le sanguisughe colpiscono poco, a me ne si attacca una sotto al ginocchio ma basta un pò di sale per farla staccare senza che mi lasci infezioni. Arrivano anche due belle ore di pioggia battente, per fortuna gli scalini in salita sono quasi finiti così cominciamo la discesa spacca ginocchia fino all'affascinante villaggio di Gandruk con monasteri ed esuli tibetani. Qualcuno non si regge più in piedi, qualcun'altro ha perso la suola delle scarpe da trekking ma in definitiva tutto il gruppo ha superato alla grande questi tre giorni di trekking e come premio prima ci viene cucinata una favolosa torta al cioccolato con undici candeline alla salute del gruppo "Nepal Discovery" e poi all'alba ecco un'altra maestosa ed insuperabile visione del complesso dell'Annapurna, e finalmente tutti ammiriamo la montagna sacra per eccellenza: il Machapucchare!!!
Riscendiamo a valle e ormai le ginocchia non tengono più, facciamo qualche guado poi dopo due ore troviamo una jeep che porta buona parte di noi a Nayapul dove ci aspetta il nostro solito grande pulmino, il vecchissimo ma saldo Mercedes blu!! Arriviamo a Pokhara alle 13.30, purtoppo è tardi per dedicarsi al parapendio così ci buttiamo nel lungolago chi a fare shopping chi a godersi una giusta birretta sul lago. Non è la piccola Pokhara che ricordavo io ma un immensa cittadina che vive sul turismo comunque il suo fascino rimane e il lago Pewa colpisce ancora per il suo color verde smeraldo. E mentre le ginocchia continuano a scricchiolare ci avviamo a mangiare una meritata trota di lago nella speranza di non dover superare nemmeno un gradino!!!