lunedì 22 ottobre 2012

Ritorno a Salta

Altra notte praticamente insonne, per fortuna erano "solo" 3500 metri!! Riattraversiamo il tolar grande, con la luce del mattino è sempre decisamente affascinante ma confronto a ieri è come se qualcuno avesse spento la luce. Ci fermiamo ancora al pueblo del salar Pocitos per un veloce mate e due favolose empanadas cotte al forno a legna. Quindi cambiamo strada e ammiriamo prima il campo amarillo, dove cespugettii gialli dipingono il panorama quindi Ataconar , pezzi di muschio sull'acqua su cui camminare come galleggiando!! Purtroppo una macchina comincia ad avere dei problemi ed è costretta a fare una salita in retromarcia. Arriviamo intanto al viadotto Polverilla, il piu' alto ponte ferroviario al mondo. Comicniamo a trianare la seconda auto e ci fermiamo per  un veloce pranzo a San Antonio, oggi c'è un sacco di gente in giro, è domenica ma soprattutto è la festa nazionale della donna! Trainiamo ancora la seconda vettura per qualche chilometro dopodiche la strada per Salta è solo discesa e pianura quindi i problemi sembrano finire. Sosta alle rovine di Santa Rosa de Tastil, quindi a vedere la famosa locomotiva di Campo Quijano, la prima del famoso tren de las nubes. Sempre bellissimi panorami ma soprattutto un ritorno a quote accettabili come i 1200 metri di Salta.

Da Purmamarca al Tolar Grande

Ottima cena all'Algarrobo, il ristorante famigliare dedicato all'albero centenario simbolo di Purmamarca. Due passi per il centro sempre popolato da tanti cani quindi  a nanna. Dopo l'ottima colazione a base di mate di coca, biscotti e dulce de leche andiamo ad ammirare il coloratissimo cero con la luce del mattino. Una volta montati in auto si comincia a salire, salire e salire ... sembra di essere sul tetto del mondo, vediamo un sacco di montagne dall'altro, il paesaggio è spettacolare e raggiungiamo i 4200 metri d'altezza, oltre a noi solo un venditore di pietre incise e due simpatiche ragazze parigine ; da notare che oltre ai turisti argentini per ora abbiamo incontrato solo una coppia di italiani e molti francesi, alcuni anche in bicicletta, locos (pazzi) come li chiama Luis il mio autista. Dopo tantissimi tornanti di questa bella strada che porta ad Iquique in Cile, arriviamo alla nostra favolosa meta : le salinas grandes, una distesa immensa di sale , una delle più grandi al mondo dopo l'indimenticabile Salar de Uyuni in Bolivia. Ben coperti per proteggerci soprattutto dai riflessi dei raggi di sole camminiamo per un'oretta in questo luogo affascinante. I lavoratori che estraggono il sale difendono ogni pezzo di pelle con vestiti lunghi, passamontagna e occhiali da sole. Riprendiamo la nostra strada, adesso sterrata, in un ambiente di soli cespuglietti, sopra i 3500 non ci sono nemmeno i cactus, e ci fermiamo per brevi visite in villaggi minuscoli, tutti però con la loro chiesetta in miniatura. Alle 14.30 siamo a San Antonio de los Cobres, piccolo ma famoso paesino minerario nonche' stazione del leggendario treno delle nubi. Salutiamo i nostri due eccellenti autisti che fanno ritorno a Salta e ci incammiamo per una passeggiata per questo paesino che lentamente comincia a prendere vita verso le 18. Ci fermiamo a mangiare in un comedor dentro al mercato artigianale, la signora cucina e bene solo per noi, e a un prezzo ridicolo per poi salutarci con abbracci e baci come grandi amici: hasta luego!! In questi giorni il tempo è sempre stato bello ma a queste altezze (3700m.) la sera comincia a venire decisamente freddo e nel nostro hostal ci facciamo portare qualche coperta in più. Buenas noche!!

Beh dormire a queste quote non è proprio facilissmo, di notte cla la pressione e pare mancare il respiro. Alle 8 in punto arrivano le nostre due nuove vetture, due 4x4, e partiamo per l' escursione al Tolar Grande. Gia' il primo tratto di strada fino al Salar Pocitos si dimostra prodigo di notevoli spettacolo paesaggistici e di tanti incontri con lama e vigogne. Ci fermiamo per pranzo a casa di due anziani del luogo Ignacio e Leonarda, che ci preparano un signor pasto. Anche questo paesino seppur piccolo ha come tutti la chiesetta, il parco giochi per bambini e il campo da calcio. A sentire gli autisti solo adesso comincerà il vero spettacolo naturale del giorno, e a fine giornata non potremo che dargli ragione. Laciamo quindi la puna, superiamo il piccolo ma affascinante salar ed entriamo nel vero e poprio deserto di altura. Piccolo cartelli segnalano i vari punti d'interesse. Gli autisti ci annunciano che si va su Marte, effettivamente adesso il colore predominante di terra e delle varie e strane formazioni rocciose è proprio il rosso. C'incamminiamo a piedi peril Labirinto, quindi le siete curvas (in verita' sono 23 curve ma ai tempi la gente del posto sapeva contare solo fino a sette!!) e il favoloso desierto del diablo, quindi tanti altri punti assolutamente spettacolari fino ai conclusivi strabilianti ojos, dei buchi d'acqua nel salar del tolar in cui vivono piccole colonie di batteri attualmente allo studio, e attorno solo sale e piante preistoriche di cui si vede soltanto la parte finale che senza spiegazione sembrerebbe semplicemente una roccia verde. Arriviamo quindi al pueblo di Tolar grande dove una famiglia ci mette a disposizione un'abitazione privata. Saliamo sul mirador a vedere il panorama, quindi la via crucis e la stazione che sembra abbandonata. Cena ottima e abbondante ancora in una casa privata quindi accendiamo le stufette e andiamo a dormire, siamo «solo» a 3500 metri d'altezza. Giornata spettacolare!!!

Sorridere in fabbrica