I libri che parlano di resistenza mi affascinano sempre. William Raineri con quest'opera ci porta nelle prealpi bresciane dove un capo partigiano non si dà pace per la morte dei suoi compagni. Il suo modo di scrivere rimanda molto agli scritti fenogliani, con i due protagonisti ricchi di ideali ma che si scopre soltanto nelle ultime pagine quanto siano simili. Un giallo che accalappia il lettore ma soprattutto un bel libro!